Le recenti mosse protezionistiche dell'amministrazione Trump potrebbero accelerare drammaticamente la transizione dell'industria videoludica verso il formato digitale, mettendo a rischio il futuro delle edizioni fisiche.
I nuovi dazi imposti sulle importazioni da Messico e Cina rappresentano una minaccia concreta per l'intero ecosistema produttivo dei videogiochi, colpendo direttamente le catene di approvvigionamento consolidate da decenni.
Con l'introduzione di tariffe del 25% sulle merci provenienti dal Messico e un ulteriore 10% su quelle cinesi (che si aggiunge al 10% già esistente), il presidente statunitense ha messo in difficoltà gli editori di videogiochi, che potrebbero rivedere radicalmente le loro strategie distributive.
Il Messico rappresenta il cuore produttivo dei dischi destinati al mercato nordamericano, mentre dalla Cina proviene gran parte dell'hardware di gioco.
Mat Piscatella, analista di Circana, ha sollevato preoccupazioni significative sulla piattaforma Bluesky: «Non mi sorprenderebbe vedere i giochi fisici soggetti a dazi semplicemente non essere più prodotti, con gli editori che passano a una strategia completamente digitale».
Very small piece of all this, but it wouldn't surprise me to see physical games that would be subject to tariffs simply not get made, with pubs moving to an all digital strategy. What a mess.
— Mat Piscatella (@matpiscatella.bsky.social) 2025-03-04T13:21:42.392Z
Una previsione che delinea uno scenario inquietante per gli appassionati di edizioni retail.
L'Entertainment Software Association (ESA) ha espresso preoccupazione in una dichiarazione rilasciata a VGC: «I videogiochi sono una delle forme di intrattenimento più popolari e amate dagli americani di tutte le età. I dazi sui dispositivi per videogiochi e sui prodotti correlati avrebbero un impatto negativo su centinaia di milioni di americani e danneggerebbero i significativi contributi del nostro settore all'economia statunitense».
Gli esperti di preservazione vedono in questa possibile accelerazione verso il digitale una minaccia per il patrimonio culturale del medium.
Senza supporti fisici e con piattaforme digitali che possono chiudere i battenti, intere generazioni di videogiochi rischiano di scomparire per sempre.
Come terremo quindi in vita i videogiochi del passato? La conservazione videoludica è un tema caldo e ne abbiamo parlato con GOG, che ha da qualche mese ha lanciato un suo programma per "salvare" i videogiochi.
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