Tra un licenziamento e l'altro, Microsoft vuole acquisire TikTok

Il noto social network TikTok è nel mirino di Microsoft, che sembra stia attivamente cercando un accordo per l'acquisizione.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

TikTok è stato spesso collegato alle cronache del mondo dei videogiochi, anche di recente, e lo è ancora una volta per via della volontà di Microsoft di acquisire il titanico social network cinese.

Ad affermarlo è niente meno che il neo-eletto presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump, con la conferma dell'agenzia di stampa Reuters.

Nel weekend (tramite Windows Central) erano emerse notizie secondo cui Microsoft e Oracle stavano tentando di assicurarsi l'acquisto di TikTok, che attualmente ha una valutazione stimata fino a $100 miliardi.

Non è la prima volta che Microsoft si interessa a TikTok. Già nel 2020 aveva partecipato a trattative per l'acquisizione, in competizione con Oracle e persino Walmart.

Il motivo per cui la società madre di TikTok, ByteDance, stava considerando una vendita era legato alla pressione politica degli Stati Uniti. Numerosi politici americani ritenevano che le origini cinesi dell'app rappresentassero una potenziale minaccia alla sicurezza nazionale.

Un tema che è riemerso proprio di recente con il ban temporaneo della piattaforma di qualche ora che, tra le altre cose, ha creato un danno anche a Marvel Snap. Il titolo è infatti all'interno del grande portfolio di proprietà di ByteDance, e gli sviluppatori hanno rimediato ai danni verso la community con una serie di grandi regali.

Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che dà all'app 75 giorni per trovare una soluzione, che potrebbe comportare una vendita totale o parziale a una società statunitense.

L'ottenimento di TikTok darebbe a Microsoft un vantaggio considerevole nel mondo della comunicazione social. TikTok è una delle piattaforme più seguite del momento storico attuale, soprattutto dalla Gen Z, un target verso cui Microsoft potrebbe veicolare anche la comunicazione dei prodotti Xbox.

Certo è che, a sentir parlare di acquisizioni potenziali con cifre del genere, si crea una certa rottura con quello che è il momento del mondo dei videogiochi con tanti licenziamenti di massa.

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