Tra giochi gratis e non solo, Game Pass riprende quota

Xbox Game Pass segna un nuovo record di ricavi e aumenta del 30% gli abbonati PC: ecco gli ultimi dati resi noti in queste ore.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Microsoft continua a spingere sul suo servizio Xbox Game Pass, che ha registrato un nuovo record trimestrale di ricavi, insieme a un significativo incremento del 30% nella base di abbonati PC.

Questo risultato arriva in un momento in cui il servizio di abbonamento (che trovate su Amazon) sta diventando sempre più il punto focale della strategia di Microsoft, che punta a generare entrate principalmente tramite abbonamenti piuttosto che attraverso la vendita di software tradizionale.

Con l’offerta di accesso a tutti i giochi first-party del colosso di Redmond sin dal giorno del lancio, Xbox Game Pass ha rappresentato una proposta allettante per i consumatori (e anche per alcuni storici game designer). 

Tuttavia, alcuni scettici si chiedono da tempo se questo modello possa davvero risultare sostenibile per Microsoft, e ora arriva una risposta.

Durante la recente conferenza sui risultati finanziari, la compagnia ha offerto numeri rassicuranti (via DualShockers).

Il CEO Satya Nadella ha evidenziato il successo di giochi come Call of Duty: Black Ops 6 e Indiana Jones e l'Antico Cerchio, quest'ultimo con più di 4 milioni di giocatori.

Guardando al futuro, il 2025 si preannuncia cruciale per Xbox, con titoli molto attesi in arrivo, tra cui il ritorno di Ninja Gaiden e giochi come DOOM: The Dark Ages (che vi abbiamo raccontato in anteprima qui) e South of Midnight.

La CFO di Microsoft, Amy Hood, ha sottolineato che l’azienda prevede una crescita continua grazie al Game Pass, purtroppo bilanciata da un calo nelle vendite hardware, una tendenza che si prevede possa perdurare anche quest’anno.

Il piano di Microsoft è chiaro, con l'azienda che pare aver trovato una nuova via per monetizzare, spostando l'attenzione dal semplice hardware ai servizi digitali.

E se le previsioni sono giuste, nel prossimo futuro potremmo parlare sempre più di un'industria che ruota attorno alla "sottoscrizione". 

Peccato che, a differenza di servizi come Netflix, l'industria dei videogiochi non potrà fare a meno di titoli concreti da vendere, un equilibrio fragile che Microsoft dovrà saper maneggiare con cura.

Restando in tema Game Pass, è stato da poco confermato che un cult di Activision Blizzard non arriverà sul catalogo.

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