L'ultima patch di Tomb Raider Remastered ha implementato tantissime modifiche per la trilogia originale di Lara Croft, con ben 155 bugfix introdotti dal team di sviluppo.
Tuttavia, sembra proprio che la patch in questione abbia anche adoperato una censura che, come sempre accade in questi casi, sta già facendo discutere fortemente la community.
Crystal Dynamics, studio responsabile della saga dal 2003 (trovate il loro ultimo capitolo su Amazon) aveva ammesso in più occasioni di non aver apprezzato molti stereotipi presenti nella trilogia originale, ma allo stesso tempo aveva scelto di preservare tutti i contenuti esattamente come erano stati proposti.
Ed è proprio a causa di queste dichiarazioni che sta facendo fortemente discutere la censura applicata con l'ultimo aggiornamento: come segnalato da Nintendo Life, sono stati infatti rimossi alcuni poster "piccanti" con la stessa Lara Croft protagonista, presenti nel quarto livello di Tomb Raider III.
Cannot get X.com oEmbed
Non è chiaro come mai improvvisamente Aspyr e Crystal Dynamics abbiano deciso che si tratti di un contenuto così problematico, dopo averli lasciati intatti per mesi senza dire nemmeno una parola, ma è inutile sottolineare che molti fan non hanno preso bene questa modifica arrivata in totale segreto.
Una scelta che ha colto alla sprovvista anche uno degli sviluppatori del gioco, autore del progetto OpenLara e assunto per lavorare anche su Tomb Raider Remastered, che ha ricondiviso sui social una mod che restaura i poster rimossi dall'ultima patch.
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A rendere il tutto decisamente più ironico è il fatto che perfino lo stesso sito ufficiale di Tomb Raider li aveva segnalati come uno dei dettagli presenti anche nell'edizione rimasterizzata.
Vedremo se gli sviluppatori torneranno sui loro passi, ma per il momento possiamo dire addio all'iconica "Laura Cruz".
Nei prossimi mesi sarà pubblicata una nuova versione fisica della trilogia classica per le console Evercade: vedremo se anche in quei casi assisteremo a qualche tipo di censura.