Se dovessimo chiedervi di scegliere al volo un unico gioco sviluppato da Bethesda, probabilmente molti di voi risponderebbero senza esitazione "Skyrim": il quinto capitolo di The Elder Scrolls è diventato infatti uno dei prodotti simbolo della compagnia.
Nel corso di almeno 10 anni abbiamo assistito a continui rilanci e nuove edizioni del gioco di ruolo fantasy, culminati con il debutto della Anniversary Edition con tante novità.
Quello è stato infatti il momento in cui Bethesda ha finalmente deciso di lasciare da parte Skyrim (lo trovate su Amazon) e concentrarsi sui prossimi progetti, tra i quali ci sono naturalmente Starfield e il sesto capitolo di The Elder Scrolls.
Eppure, nonostante il supporto a questo titolo sia stato innegabile — al punto da essere stato spesso protagonista di divertenti meme — Todd Howard oggi ammette che avrebbe voluto fare di più per supportarlo, così come per Fallout 4: in un'intervista rilasciata allo YouTuber MrMattyPlays, il director rimpiange di averli lasciati andare forse un po' troppo presto (via TheGamer):
«Torniamo a osservare Skyrim, che stiamo continuando ad aggiornare in piccole dosi e con tutte le creazioni e le mod che ci sono in giro — è ancora oggi uno dei titoli più giocati.
Ed è la stessa cosa per Fallout 4. Vorremmo averli supportati più a lungo».
Frasi che faranno probabilmente sorridere alcuni fan di lunga data, considerando che probabilmente nessuno sarebbe in grado di affermare che Skyrim non sia stato davvero supportato nel corso degli anni.
Ma è evidente che Todd Howard nutra ancora dei rimpianti: il director sottolinea di non voler commettere di nuovo gli stessi errori con Fallout 76, che nelle prossime settimane introdurrà i Ghoul giocabili, e soprattutto con Starfield.
Ed è proprio per il gioco di ruolo sci-fi che Bethesda nutre piani ancora più ambiziosi, dopo aver confermato il lancio di una seconda espansione e l'intenzione — se tutto andrà bene — di svelare grossi update ogni anno.
In ogni caso, secondo Howard il modello di aggiornamenti utilizzato per Starfield dovrà essere utilizzato anche come base per The Elder Scrolls 6, al fine di non ripetere gli stessi "errori" di Skyrim. Sempre ammesso che di errori si possa parlare.
Nel corso della stessa intervista, il director ha anche fatto chiarezza sul futuro di Fallout 1 e 2, che a quanto pare sono destinati a rimanere solo su PC.