Henry Cavill ha ormai detto ufficialmente addio a Geralt di Rivia: dalla quarta stagione, il protagonista della serie TV di The Witcher sarà interpretato dall'attore Liam Hemsworth, scelta che ha causato non poche polemiche.
Non tanto per la scelta dell'attore, ci mancherebbe, ma proprio per l'addio di Cavill dalla serie TV, apprezzato per la passione che ha dimostrato per il ruolo — e potrebbe essere stato proprio il suo forte impegno a spingerlo a lasciare, come lasciato intendere da uno dei registi.
L'ex Superman aveva interpretato alla perfezione lo strigo apparso negli omonimi romanzi e nei videogiochi (trovate The Witcher 3 su Amazon): motivo per cui secondo molti fan nessuno potrebbe mai realmente prendere il suo posto, spingendoli a chiedere perfino la cancellazione della serie.
Un appello che prevedibilmente non sembra che sarà ascoltato da Netflix, che invece intende spiegare "coerentemente" con i libri come mai cambierà il volto di Geralt di Rivia. E no, non dovrebbe essere con il multiverso, come ipotizzato in precedenza.
In un'intervista rilasciata a Wyborcza (via Redanian Intelligence), l'executive producer Tomek Baginski ha lanciato diversi indizi sul modo in cui sarà spiegato l'improvviso cambiamento della star principale:
«Molti lettori dei romanzi dimenticano ciò che Andrzej Sapkowski ha fatto nel quinto volume della saga. Per me, è una delle cose più importanti dell'intera storia.
Non mi riferisco a eventi specifici, ma al framework narrativo che è stato introdotto in questo libro. Improvvisamente, all'inizio del romanzo, impariamo che tutto ciò che abbiamo letto fino a quel momento potrebbe non essere vero.
Questo non può essere paragonato, ad esempio, con il concetto attualmente popolare del multiverso, dove all'improvviso ci sono diverse realtà».
Baginski si riferisce ad alcuni passaggi ambientato un centinaio d'anni dopo che la storia di Ciri, Geralt e Yennefer si è conclusa, diventando ormai delle vere e proprie leggende.
E proprio come tutte le leggende che vengono diffuse, tendono ad avere diverse interpretazioni in base al narratore:
«Nel lavoro di Sapkowski esiste solo una realtà, ma dato che si tratta di una storia del passato, ciò che sappiamo è stato filtrato da diversi autori, storici, scrittori, ecc.
Magari questa è la versione di Ranuncolo, oppure è quella di qualcun altro. Forse Ciri aveva un occhio di colore diverso, o era un personaggio diverso, e questi eventi sembravano differenti dal punto di vista di un elfo».
Per riassumere ciò che l'executive producer intenda dire, la storia di Geralt potrebbe non essere così ovvia come pensavamo: proprio come già accade nei libri, potremmo aver assistito ad una interpretazione della leggenda di Geralt.
Di conseguenza, Baginski lascia intendere che potrebbe esserci una scena che discuterà anche del modo in cui sarà ricordato Geralt, spiegando così come mai non avrà più le sembianze di Henry Cavill: semplicemente, dovrebbe essere l'aspetto con cui sarà descritto in un'altra leggenda.
Difficile immaginare che i fan accoglieranno con favore questa spiegazione — del resto, come ammesso dallo stesso executive producer, anche lo stratagemma dello stesso Sapkowski non venne accolta con favore dal pubblico — ma alla fine potrebbe essere questa la mossa per cercare di giustificare un cambiamento così importante.
Non ci resta che attendere l'arrivo della quarta stagione per vedere se effettivamente conquisterà il favore del pubblico e allontanare definitivamente le critiche.