The Tomorrow Children, gli sviluppatori: Sony volle farne un free-to-play, ma non era pronta

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Non è stata proprio una vita felicissima, quella di The Tomorrow Children: lanciato con vago interesse da parte del pubblico, il gioco è arrivato ad una chiusura passata praticamente nell’ombra, che ne ha decretato l’insuccesso.I colleghi del sito britannico Eurogamer.net hanno avuto modo di parlare della questione con Dylan Cuthbert, autore del gioco, che ha riflettuto sulle dinamiche di sviluppo ed ha ricordato che, almeno inizialmente, non doveva trattarsi di un free-to-play.«Non direi che sia stato turbolento [parla dello sviluppo, ndr]. Direi, piuttosto, che sia stato un periodo molto occupato. Realizzare The Tomorrow Children ha coinvolto un team abbastanza grosso. Lo abbiamo fatto, ma alla fine c’era un team piccolo a gestirlo, ed andava bene per il nostro punto di vista. In generale, non penso che Sony fosse pronta ad un videogioco free-to-play» ha ragionato lo sviluppatore. «Non era un’idea nostra, quella di farne un gioco free-to-play. Più o meno a metà strada nello sviluppo, sono venuti da noi e ci hanno detto ‘vogliamo che sia un free-to-play’, ed io dissi ‘beh, ma avete idea di cosa significhi? Serviranno marketing, dati, ricerche, analisi. Per me, dal mio punto di vista, non hanno fatto niente di tutto questo.» «Abbiamo sempre avuto la sensazione che non abbiano mai afferrato il concetto, penso che Sony sia molto più efficace quando realizza dei giochi e li vende. Il che non è sconvolgente: il loro intero motore è pensato per questo tipo di processi» ha concluso Cuthbert.Vedremo se anche Sony vorrà esporsi e dire la sua sulla questione e sulle aspettative che aveva riposto in The Tomorrow Children. Fonte: Eurogamer.net

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