The Last of Us S2, spiegata la scena mai vista nel gioco

Craig Mazin rivela: la scena della terapia tagliata e il suo ruolo nella seconda stagione di The Last of Us, prevista ad aprile.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

La terapia nel corso di una apocalisse zombie potrebbe sembrare un lusso superfluo, ma secondo Craig Mazin, showrunner di The Last of Us, rappresenta invece un elemento fondamentale per esplorare la psicologia dei sopravvissuti in un mondo devastato.

Nella seconda stagione della serie, finalmente trova spazio una scena di terapia con il protagonista Joel che era stata inizialmente concepita per la prima stagione e poi accantonata, oltre ad essere inedita anche nel videogioco (che trovate su Amazon). 

Questo momento, che vede Joel confrontarsi con la terapeuta Gail interpretata da Catherine O'Hara, diventa un'opportunità per scavare più a fondo nell'animo tormentato del protagonista, rivelando aspetti del suo carattere che altrimenti rimarrebbero sepolti.

«Continuavo a chiedermi chi avrebbe avuto un'utilità nell'apocalisse», ha spiegato Mazin a GamesRadar: «Ovviamente i tipi tosti come Joel, i contrabbandieri, i medici... poi ho pensato: non avrebbero tutti bisogno di un terapeuta? Se sei sopravvissuto, hai perso familiari, hai visto il mondo crollare, vivi sotto uno stress terribile. Ci sono mostri. Sì, la terapia sarebbe una risorsa incredibilmente preziosa.»

Una riflessione che aggiunge un elemento di realismo psicologico a un genere spesso concentrato solo sulla sopravvivenza fisica.

La scena di terapia era stata inizialmente scritta per la prima stagione, e Pedro Pascal, l'attore che interpreta Joel, l'aveva talmente apprezzata che aveva rappresentato uno dei motivi principali per cui aveva accettato il ruolo.

Nonostante fosse stata eliminata dal montaggio finale della prima stagione, Mazin e Neil Druckmann, co-creatore della serie, hanno deciso di rielaborarla e includerla nella seconda stagione, riconoscendone il valore narrativo.

«L'aspetto interessante della terapia è che non tutti entrano e dicono la verità», osserva Mazin. «Credo che i terapeuti lo sappiano meglio di chiunque altro. Quindi, cosa sceglie di dire Joel? Come definisce il suo problema? È davvero quello il suo problema? C'è qualcosa di cui non può o non vuole parlare?»

Queste domande permettono di esplorare la complessità del personaggio, un uomo notoriamente chiuso che fatica ad aprirsi e a esprimere i propri sentimenti.

La seconda stagione di The Last of Us debutterà in Italia su Sky e NOW il 14 aprile, portando sullo schermo non solo nuove minacce e sfide per i protagonisti, ma anche un'esplorazione più profonda della psicologia dei sopravvissuti in un mondo dove la terapia potrebbe essere tanto preziosa quanto il cibo e le medicine (e non abbiate paura degli spoiler, a quanto pare).

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