Come ampiamente previsto dagli appassionati, l'ultima puntata di The Last of Us si è dimostrata una delle più brutali mai viste nello show fino a questo momento nello show di HBO.
Allo stesso tempo, l'episodio 8 si è anche rivelato uno dei più fedeli al videogioco originale di Naughty Dog (trovate il remake Part I su Amazon), nonostante siano state implementate alcune piccole modifiche particolarmente significative.
Tra queste vi è anche la mancanza di una scena specifica, scelta criticata dai fan nonostante il parere sia comunque largamente positivo, come dimostrato dai record ottenuti dall'episodio 8.
Ma la modifica più importante riguarda sicuramente il finale della puntata, diverso rispetto a quanto accade nell'esclusiva PlayStation: per spiegare il motivo di questa decisione, gli autori Neil Druckmann e Craig Mazin hanno voluto fare chiarezza nel consueto podcast ufficiale di The Last of Us (via GamesRadar+).
Attenzione: da questo momento troverete spoiler sul finale dell'episodio 8 di The Last of Us.Se non avete ancora visto la puntata e non volete rovinarvi la sorpresa, sconsigliamo di proseguire la lettura.
La chiusura dell'episodio e della relativa scena vista nel gioco originale è abbastanza simile: Ellie viene consolata da Joel dopo essere riuscita a sfuggire alle grinfie del pericolosissimo David.
La riunione tra i due protagonisti avviene però in modo diverso: nella serie HBO, Ellie ha scatenato tutta la sua rabbia su David, venendo poi consolata da Joel fuori dall'edificio in fiamme. Nel videogioco The Last of Us, invece, Joel finisce per calmare Ellie dentro la costruzione incendiata quando è ancora in pieno stato d'ira.
Ma come mai è stata presa questa piccola ma importante modifica alla trama? Neil Druckmann spiega che non voleva che la scena avvenisse quando l'edificio era in fiamme, considerando che c'era un pericolo molto più significativo rispetto al gioco, ma Mazin sottolinea che c'era anche una questione legata al realismo, dato che Joel non poteva entrare senza avere le chiavi.
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Neil Druckmann ha poi proseguito sottolineando che, tralasciando l'aspetto del realismo, c'era una ragione molto importante in termini di narrazione e del rapporto che si sta ormai consolidando tra i due personaggi, interpretati da Pedro Pascal e Bella Ramsey:
«Penso che ciò che era importante quando abbiamo costruito la scena nel gioco, e ritengo sia lo stesso per lo show, è che volevamo che il pubblico — o i giocatori — pensassero che Joel avrebbe salvato Ellie, perché è ciò che il personaggio ha sempre fatto tradizionalmente.Ma il punto è che, no, Ellie si salva da sola. Lui la salva, ma deve fare una cosa molto diversa per un genitore: salvarla a livello emotivo prima che perda la propria sanità mentale. È lì per riportarla indietro».
Un aspetto particolarmente visibile negli attimi finali dell'episodio, quando è particolarmente visibile il contrasto tra la fredda neve bianca e il sangue ancora pienamente visibile sul volto e i vestiti di Ellie, insieme alla performance di Bella Ramsey che ha fatto singhiozzare perfino lo stesso Neil Druckmann.
In attesa di scoprire come si concluderà la storia della prima stagione dalla prossima settimana, gli autori hanno iniziato a pensare a come adattare The Last of Us Part II: secondo Craig Mazin, la seconda storia di Ellie meriterebbe anche più di una stagione televisiva.