Lo scorso 1 maggio, Sony ha reso noto di aver identificato l’autore (o gli autori) dei leak di The Last of Us – Parte II, i quali hanno messo in rete un discreto numero di video sul gioco (incluso il finale).
Contrariamente alle voci diffuse e rilanciate da varie testate nazionali e non, il colpevole non sarebbe uno sviluppatore scontento delle pratiche lavorative di Naughty Dog (tesi mai comprovata da fonti certe).
Ora, una nuova conferma della cosa giunge da Jason Schreier, il quale ha reso noto via Twitter che il leak sarebbe stato causato da una semplice fuga di dati di cui si sarebbero appropriati alcuni hacker.
OK: After talking to two people with direct knowledge of how TLOU2 leaked as well as some Naughty Dog employees, I have a good idea of what happened. Short version: hackers found a security vulnerability in a patch for an older ND game and used it to get access to ND’s servers.
— Jason Schreier (@jasonschreier) May 3, 2020
OK: dopo aver parlato con due persone a conoscenza dei fatti circa il leak TLOU2 e alcuni impiegati di Naughty Dog, mi sono fatto un’idea di cosa sia successo. Versione breve: gli hacker hanno rilevato una falla nella sicurezza per via di una patch per un vecchio gioco ND e l’hanno utilizzata per ottenere l’accesso ai loro server.
I think the footage that leaked is from devs playing an early build (I haven’t watched it). Most importantly, rumors of this being an act of protest by a contractor whose pay was robbed are not true. (ND actually extended pay and healthcare benefits for contractors due to covid)
— Jason Schreier (@jasonschreier) May 3, 2020
In una risposta al suo tweet, Schreier ha aggiunto che: «Penso che il filmato trapelato provenga da una build iniziale (non l’ho visto). Soprattutto, le voci circa il fatto che il leak sia stato un atto di protesta di un addetto ai lavori la cui paga è stata sottratta non sono vere. (ND ha effettivamente esteso la retribuzione e le prestazioni sanitarie per i collaboratori a causa del COVID-19).»
Insomma, la verità è vicina, nonostante Neil Druckmann, director del gioco e del team di sviluppo, abbia di recente espresso l’amarezza circa l’accaduto e di come il leak sia stato un tentativo di rovinare ai giocatori l’esperienza di un’opera dalla lunga gestazione e molto attesa dai fan.
Ricordiamo che The Last of Us – Part II ha visto nei giorni scorsi l’annunicio della sua nuova data di uscita, ora prevista per il 19 giugno 2020.
Fonte: Twitter