Nonostante non sia mai arrivato alcun annuncio ufficiale in merito da parte di Naughty Dog, molti fan continuano a sospettare che il prossimo progetto dello studio potrebbe essere The Last of Us Part 3, dopo l'incredibile successo ottenuto dai primi due capitoli.
Nelle ultime settimane sono emerse molte indiscrezioni riguardanti un eventuale sequel di Part 2 (lo trovate su Amazon), pur senza alcuna diretta conferma da parte della compagnia. Anzi, Neil Druckmann è stato molto evasivo di fronte a una domanda specifica sull'argomento.
Eppure, potrebbe davvero essere questa la nuova esclusiva PS5 in arrivo: come riportato da Game Rant, gli ultimi indizi arrivano direttamente dalla stessa Naughty Dog, tramite una nuova offerta di lavoro pubblicata nelle scorse ore.
Non viene fatto alcuno specifico riferimento a The Last of Us, ma l'annuncio segnala la necessità di lavorare ad alcuni design e feature che ricondurrebbero proprio alla celebre serie post-apocalittica: ad esempio, viene spesso menzionata la capacità di disegnare mostri e creature simili a quelli già precedentemente esistenti in diversi concept.
Inoltre, viene fatta particolare enfasi di ambientazioni e personaggi realistici, in particolar modo sull'anatomia umana e sui vestiti indossati, oltre che nel curare nel dettaglio la pelle di personaggi umani e di mostri.
Tutte caratteristiche che sembrerebbero puntare dritto verso un ipotetico The Last of Us Part 3, che potrebbe aver iniziato la sua produzione: ovviamente, in attesa di conferme ufficiali, non possiamo che invitarvi a prendere queste speculazioni con tutte le dovute precauzioni. Continueremo a tenervi aggiornati sulle nostre pagine non appena ne sapremo di più in merito.
Ricordiamo che già nelle scorse settimane si vociferava che le riprese avrebbero potuto iniziare a breve: le prime indiscrezioni avrebbero anche confermato un ritorno di Ellie in un ruolo importante.
Ovviamente, bisognerà continuare a monitorare la situazione anche in vista dello sciopero di attori, sceneggiatori e doppiatori che sta colpendo Hollywood e che presto potrebbe coinvolgere anche l'industria videoludica.