The Callisto Protocol risponde alle polemiche sui DLC: «Non abbiamo "bloccato" le morti»

Glen Schofield prova a fare chiarezza, dopo le polemiche sulle animazioni di morte come DLC.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Il lancio di The Callisto Protocol è ormai quasi imminente e, per celebrare l'occasione, gli sviluppatori hanno voluto annunciare gli imminenti contenuti del primo Season Pass, tra i quali non è passato inosservato un dettaglio che ha causato molte polemiche.

Sappiamo infatti che The Callisto Protocol (potete prenotarlo su Amazon) intende soddisfare tutti i fan del macabro, proponendo non solo tanti modi per poter affrontare e uccidere i nostri nemici, ma anche animazioni uniche per uccidere il nostro stesso protagonista.

Ecco perché ciò che molti fan non si sarebbero mai aspettati di vedere è stato scoprire che il Season Pass includerà anche nuove animazioni di morte per il protagonista: un'aggiunta decisamente curiosa, che ha fatto inevitabilmente storcere il naso a tantissimi appassionati.

La reazione — comprensibile —  di appassionati e critica è stata di ferma condanna, dato che la sensazione è che il team di Striking Distance Studios stia sfruttando i contenuti aggiuntivi per "bloccare" contenuti che avrebbero dovuto essere inclusi fin dal day one. Tuttavia, la realtà sarebbe ben diversa rispetto al previsto, almeno stando alle parole di Glen Schofield.

Il director non è rimasto infatti impassibile di fronte alle critiche arrivate dalla community in queste ore, decidendo di fare chiarezza una volta e per tutte e specificando di non aver bloccato alcun contenuto sui DLC:

«Per essere chiari: non stiamo trattenendo nulla dal gioco principale per il season pass. Non abbiamo ancora nemmeno iniziato a lavorare su questi contenuti.

Sono tutte cose nuove su cui lavoreremo dal prossimo anno. I fan ci hanno chiesto ANCORA PIÙ morti, dunque per il prossimo anno sarà la nostra priorità».

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Insomma, sembra che ci sia stato un problema di comunicazione: The Callisto Protocol avrà una quantità impressionante di morti, tutte già realizzate e disponibili nel gioco di base, senza che ci sia bisogno di acquistare alcun contenuto aggiuntivo.

Per venire incontro a chi vuole ancora più animazioni macabre, Striking Game Studios lavorerà ad altri contenuti come parte del Season Pass, ma dato che non sono ancora stati nemmeno sviluppati si tratta solo di materiali extra non necessari.

Resta comunque discutibile la scelta di bloccare quelle che alla fine sono "animazioni" dietro un DLC a pagamento, seppur inedite, ma Schofield chiarisce di aver voluto sottolineare la loro presenza solo perché le persone «le amano», e non per dare l'idea di aver bloccato contenuti.

Del resto, basta dire che la violenza del nuovo action horror è talmente cruda da aver spinto il Giappone a bandirlo dai propri store, dato che non ha superato la classificazione CERO. Il team si è rifiutato di censurarlo adeguatamente dato che «non avrebbero rispecchiato l'esperienza» che intendevano proporre e, di conseguenza, non sarà possibile giocarlo in quel paese.

Un problema che fortunatamente non si pone invece per il mercato italiano, che potrà anche ingannare l'attesa grazie a un prequel con protagonista un'attrice di Game of Thrones e Star Wars.

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