The Callisto Protocol è uscito dopo una lunga attesa ed è stata anche una bella uscita videoludica, tanto che è un peccato raccontare l'esclusione degli sviluppatori dai titoli di coda.
Un titolo che già di suo non è che non abbia fatto la sua parte per attirare problemi e discussioni di vario tipo, legate alla qualità di alcune versioni del gioco.
Le versioni console infatti, come quella PlayStation 5 che trovate su Amazon, sono leggermente migliori e a differenza di quella PC non soffrono eccessivamente di problemi.
Problemi che un italiano è riuscito a mettere a posto, momentaneamente, con una serie di modifiche a The Callisto Protocol che aiutano il lavoro degli sviluppatori.
I quali, almeno in parte, sono stati esclusi dai titoli di coda stando a quanto riportato da una cronaca di Games Industry.
I giornalisti del portale hanno parlato con cinque ex sviluppatori di Striking Distance Studios, i quali dichiarano di essere stati omessi dai titoli di coda del gioco.
Secondo ulteriori analisi, il conteggio totale delle persone che hanno lavorato al gioco ma non sono state accreditate salirebbe fino a 20 persone, su vari dipartimenti.
Anche se non è raro che gli sviluppatori che abbandonano un progetto prima del completamento vengano esclusi dai titoli di coda, le fonti confermano che lo studio non aveva mai comunicato una politica del genere.
Tra questi ci sono anche professionisti che hanno lavorato per più di un anno e mezzo con Glen Schofield, anche nel suo studio precedente, e che ora sono stati omessi da The Callisto Protocol, il primo grande progetto della nuova realtà.
«Fa schifo. Ho dato un buon contributo e ci ho lavorato. Non esserci affatto è una m***a», ha dichiarato uno degli sviluppatori, con comprensibile risentimento, sentiti da Games Industry.
Al momento attuale Striking Distance Studios non ha commentato la vicenda, perciò siamo in attesa di sapere quale sarà la posizione dello studio al riguardo.
Intanto The Callisto Protocol continua a raccogliere consensi, ed è un titolo con dei grandi pregi nel periodo storico attuale.
Dead Space Remake, invece, si lancia in una mossa audace: vi regala un gioco, ma ad una singola condizione.