Dontnod ha appena mantenuto due promesse fatte prima del lancio di Tell Me Why, story-driven lanciato su Xbox One e PC in tre episodi tra agosto e settembre.
La prima era relativa all'introduzione di quattro nuove lingue dopo l'uscita originale, quando il gioco era fruibile soltanto in Inglese e sottotitoli in altri idiomi (tra cui l'Italiano).
Adesso, tramite un aggiornamento, sono stati aggiunti Francese, Tedesco, Spagnolo (America Latina) e Portoghese (Brasile); sfortunatamente, le voci italiane non sono mai state parte dei piani dello studio di Life is Strange.
Calling all goblins! (And duendes, Kobolde, gobelins…)
— Tell Me Why 🏳️⚧️ (@TellMeWhyGame) October 30, 2020
We’re thrilled to share that voiceover for Tell Me Why is now available in the following languages:
✨ French
✨ German
✨ Spanish (Latin America)
✨ Portuguese (Brazil) pic.twitter.com/yMogkx9rBI
La seconda promessa riguardava invece il rispetto nei confronti del personaggio di Tyler Ronan, un giovane uomo transgender che in Inglese veniva doppiato proprio da un uomo transgender, August Aiden Black.
«Tutti i nostri doppiatori per Tyler sono trans», hanno risposto ad un'esplicita domanda sull'argomento dall'account ufficiale di Tell Me Why.
«Tyler è doppiato in Francese da Sohan Pague, un talentuoso attore e cantante», aggiunge la replica, visto che la domanda arrivava dalla Francia.
Yes! All of our voice actors for Tyler are trans. Tyler is voiced in French by Sohan Pague, a talented actor and singer. ✨
— Tell Me Why 🏳️⚧️ (@TellMeWhyGame) October 30, 2020
Dontnod ha mostrato fin dall'inizio grande sensibilità alla tematica della transizione, arrivando a "spoilerare" alcune parti del gioco prima del day one per assicurarsi che i giocatori fossero certi che l'argomento fosse trattato a dovere.
Il titolo è stato realizzato con la collaborazione dello staff transgender di GLAAD: Nick Adams, direttore della rappresentazione transgender, e Blair Durkee, consulente speciale per i videogiochi.
Tell Me Why presta grande attenzione alle minoranze in generale, con un focus sulla cultura Tlingit, propria delle popolazioni indigente dell'Alaska rurale.
Potete saperne di più sul gioco consultando la nostra recensione, che ne ha sottolineato non a caso la particolare cura per la raffigurazione di tali temi.
Siete interessati ad avvicinarvi alle avventure narrative di Dontnod ma vi manca un po’ di contesto? Life is Strange 2 è un ottimo punto di partenza.