Se avete giocato particolarmente a lungo nel multiplayer online di Tekken 8, probabilmente vi sarà purtroppo capitato di avere a che fare almeno una volta con i ragequitter — o "plugger", se preferite — che si disconnettono poco prima di subire una sconfitta.
A differenza di altri picchiaduro disponibili sul mercato, Tekken 8 (lo trovate su Amazon) ha infatti scelto misteriosamente di non implementare alcun tipo di punizione per questa pratica, ma solo di mostrare una percentuale di disconnessione. Che, tra l'altro, è buggata e non mostra attualmente le vere percentuali.
Sebbene fossero arrivate diverse promesse al riguardo, neanche l'ultimo aggiornamento di gioco sembra aver messo fine a questo problema, con i ragequitter che rendono problematico riuscire a giocare piacevolmente ai rank più alti.
In un'intervista rilasciata a MP1st, il director Katsuhiro Harada ha fatto chiarezza sulla questione, spiegando come mai questi fix non sono ancora disponibili e perché si sta rivelando così problematico — permetteteci di dirlo, ndr — implementare una punizione proprio come qualunque altro picchiaduro sul mercato.
Harada ha ribadito che già a partire da questo mese dovremmo assistere ai primi ban, ma l'intervento vero e proprio che dovrebbe limitare fortemente il fenomeno arriverebbe ad aprile, quando sarà sistemato il bug che mostra percentuali errate di disconnessione.
Il director spiega che non è mai semplice capire cosa sia stato davvero un incidente — ed effettivamente, su PC molti utenti segnalano crash durante gli incontri — da una vera e propria disconnessione del cavo di rete.
L'idea del team di sviluppo è dunque quella di esercitare cautela nell'implementazione di queste misure, per paura non solo di punire chi si ritrova disconnesso per errore, ma anche per capire al 100% come agire a livello legale se un utente bannato dovesse decidere di contestare l'operato di Bandai Namco in tribunale.
Katsuhiro Harada ha dunque chiesto ai fan di avere «pazienza», per quanto comprenda naturalmente il desiderio di veder fatta giustizia. Il director anticipa comunque che già nei prossimi giorni dovremmo assistere a una prima ondata di ban, dato che alcuni nomi erano già stati appuntati dal team.
Da parte nostra, l'unico consiglio che possiamo dare ai giocatori, oltre ovviamente a portare pazienza, è quello di segnalare prontamente tramite l'apposito menù in-game i giocatori di cui siete certi ci sia stato un ragequit.
Non farebbe poi male bloccarli in-game, così da assicurarvi di non avere più alcun match contro di loro: una piccola soluzione temporanea in attesa che il problema venga davvero risolto una volta per tutte.
Nel corso della stessa intervista, Katsuhiro Harada ha anche ammesso che potrebbe pensare di proporre in futuro nuovi personaggi DLC gratuiti, anche se ovviamente ci vorrà molto tempo prima di capire se sarà un'operazione fattibile.