Tekken 8 è tornato ancora una volta al centro delle polemiche per via di una gestione poco chiara dei suoi contenuti aggiuntivi, che questa volta hanno coinvolto il primo stage a pagamento del gioco.
In occasione del reveal gameplay di Heihachi, Bandai Namco aveva infatti svelato l'arrivo di Genmaji Temple, un nuovo scenario in cui misteriosi monaci asceti si affrontano in battaglie sanguinose.
Non è la prima volta che l'ottavo capitolo (che trovate scontato su Amazon) decide di aggiungere nuovi scenari: anche con l'arrivo di Lidia era stato svelato uno stage a tema estivo, ma in quel caso il tutto era stato rilasciato gratuitamente.
Ed è proprio da qui che sono partite le proteste dei fan: Genmaji Temple è disponibile esclusivamente a pagamento, non venendo offerto nemmeno a chi ha acquistato le più costose Ultimate Edition.
Una vicenda che ha scatenato numerose polemiche a causa dell'ennesima comunicazione poco chiara, ma che ha spinto Katsuhiro Harada a fare un "mea culpa" con un lunghissimo post pubblicato sul proprio profilo X.
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Il game director si è assunto tutte le responsabilità per l'accaduto, pur spiegando che avevano affermato fin da subito che il Character Pass avrebbe coperto soltanto i personaggi e non i nuovi stage.
Tuttavia, ammette anche che la gestione del tutto ha ovviamente causato non poca confusione, considerando che il già citato Stage Resort era stato rilasciato totalmente gratis: nulla poteva, insomma, far pensare all'arrivo di scenari a pagamento.
Harada spiega che la divisione Tekken Project è divisa tra chi effettiva sviluppa i contenuti di Tekken 8 — incluso lo stesso director — e una sezione di publishing.
Il compito del game director e producer è anche di fare da "ponte" tra le due divisioni: un incarico in cui ammette di non essere riuscito in pieno, considerando che chi si occupa delle vendite «non ha preso in considerazione le opinioni della community».
Harada ha dunque ritenuto doveroso chiedere scusa alla community, ricordando che uno dei suoi compiti dovrebbe essere ascoltare le richieste dei fan e fare in modo che la community si senta effettivamente rappresentata, ma che da ora in avanti le cose cambieranno.
Una sincerità a cui sinceramente siamo poco abituati nell'industria videoludica, ma il nocciolo della questione resta identico: Genmaji Temple è disponibile a 4.99€, scelta che molti fan non hanno preso bene.
Possiamo solo sperare che questa apertura significhi davvero che Tekken 8 sia quantomeno più chiara nelle sue strategie di comunicazione.
Non è infatti la prima volta che il picchiaduro inciampa a livello comunicativo sulle microtransazioni: basti ricordare l'arrivo del Fight Pass, ancora oggi poco digerito dalla community perché arrivato con poco preavviso in un gioco venduto a prezzo pieno.