Sembra che Bandai Namco non abbia più alcuna intenzione di tollerare alcun tipo di modifica per Tekken 8, che sia per avere vantaggi o semplicemente a fini cosmetici: come riportato da MP1st, il publisher ha infatti iniziato a far rimuovere forzatamente video su YouTube che mostravano mod di gioco.
Gli sviluppatori stanno monitorando con attenzione gli sviluppi dell'ottavo capitolo della saga (lo trovate su Amazon), purtroppo tormentato fin dal lancio da imbroglioni che hanno sfruttato non solo i "ragequit" per impedire di perdere punti, ma anche mod e trucchi che permettevano di avere vantaggi, ad esempio diventando cappelli giganti per impedire che l'avversario potesse reagire agli attacchi.
Questo caso è tuttavia destinato a far discutere, perché se in quest'ultimo caso si tratta di imbroglioni che stanno già ricevendo le loro giuste punizioni, nel caso più comune delle mod si tratta semplicemente di elementi cosmetici che non modificano minimamente il gameplay a livello competitivo.
Diversi youtuber che hanno pubblicato compilation di costumi realizzati dalla community di Tekken 8 tramite le mod, che magari richiamavano altri personaggi non presenti nel gioco o che ricreavano varianti presenti in altri capitoli della saga, sono stati improvvisamente inondati da richieste di rimozione, che in alcuni casi hanno messo in pericolo perfino i loro stessi canali.
Okay, My channel will be deleted in April.
— UMIN(우민) (@_UMIN__) March 26, 2024
Thank you Bamco.
They banned the unpublished video at least three hours ago. Thanks to them, my channel will be deleted in April.
Goodbye Youtube... pic.twitter.com/b50hCEF625
Just checked, I also got hit for a mod compilation and a boss move set showcase (this isn't even a mod and doesn't have any download links)
— IAMOP (@_IAMOP) March 26, 2024
I wonder if they will copyright strike any gameplay videos that has mods or visual changes now? https://t.co/dco05WgC0I pic.twitter.com/V2rJmEGLgw
Inutile dire che qualche fan sta già puntando il dito contro il Tekken Shop, con il forte sospetto che queste azioni potrebbero essere un tentativo di scoraggiare il download di mod per l'acquisto di specifici costumi tramite le microtransazioni.
In realtà, l'ipotesi più probabile è che Bandai Namco abbia semplicemente deciso di non tollerare più alcun tipo di modifiche, a prescindere dalla loro effettiva dannosità, nel tentativo di allontanare gli imbroglioni una volta per tutte.
Tuttavia, fatta questa premessa, riteniamo ugualmente che sia una strategia decisamente troppo aggressiva e punitiva, che rischia di causare più danni che benefici: speriamo che gli autori di Tekken 8 decidano di fare un passo indietro e rivedere le proprie mosse, almeno per quelle mod che non possano effettivamente arrecare danni al gioco o alle sue monetizzazioni.
Nel frattempo attendiamo di scoprire quali saranno tutti i combattenti DLC del primo season pass, anche se un datamine potrebbe averli già svelati.