Per chi segue con attenzione il mercato di Nintendo ed è rimasto conquistato dalle attuali Switch, probabilmente è rimasto colpito anche dal reveal di Switch 2.
Le nuove console della grande N sono nella sostanza ciò che ci aspettavamo: versioni più grandi e più potenti delle console ibride già disponibili, ma allo stesso tempo dei veri successori.
Eppure tutto ciò potrebbe non essere sufficiente secondo alcuni esperti di mercato, che temono che l'offerta di Switch 2 possa non bastare a convincere gli utenti più "casual".
In un'intervista rilasciata a GamesRadar+, l'analista Serkan Toto spiega che proprio la sua forma così simile alle attuali console ibride potrebbe mandare in confusione chi segue meno attivamente il mercato:
«Posso immaginare che i "normie" rimangano un po' confusi. Il dispositivo è più grande di Switch, ma non comicamente enorme.
La forma, il layout dei pulsanti e il design sono molto simili a Switch 1, quindi posso immaginare che emergano problemi quando potenziali acquirenti guarderanno questo dispositivo».
Un problema che, in un certo senso, era accaduto anche per Wii U e 3DS, entrambe console con un'estetica fin troppo simile ai loro predecessori e che non rendevano immediato fin da subito che si trattasse di nuove console.
Se non altro, mi permetto di aggiungere che Nintendo ha imparato dai suoi errori e non ha usato nomi "assurdi" per la sua console, allineandosi alla strategia di PlayStation e decidendo di puntare su un più semplice e immediato "Switch 2".
L'analista Mat Piscatella è più ottimista al riguardo, dicendosi convinto che Switch 2 sarà «un enorme successo», prevedendo 16 milioni di unità vendute entro la fine dell'anno.
Tuttavia, l'esperto ammette anche che potrebbero emergere problemi nel convincere i fan che hanno già acquistato le console originali (che trovate su Amazon):
«Sembra essere una Switch più grande e più potente. Esattamente ciò che le persone volevano e si aspettavano.
Ma allo stesso, sembra essere prevalentemente una Switch più grande e più potente, e ciò potrebbe non bastare per attrarre un pubblico esterno a chi ha già acquistato la Switch originale».
Insomma, secondo l'opinione dell'esperto mancherebbe un vero e proprio effetto "novità" che possa attrarre chi ha scelto di non acquistare Switch, il che potrebbe rendere difficile ottenere risultati migliori con la nuova console.
Un punto di vista sicuramente comprensibile, ma a giudicare dagli eccellenti risultati ottenuti da Switch, la priorità di Nintendo è sicuramente mantenere la giusta continuità e non disperdere il pubblico guadagnato fino a questo momento.
Anche per questo motivo, ritengo che dare priorità nella comunicazione alle somiglianze con la Switch originale — inclusa la retrocompatibilità — sia stata la mossa giusta e, sempre secondo il mio parere, il rischio Wii U dovrebbe essere scongiurato.
Ma ovviamente dovremo attendere l'effettivo lancio della console per scoprire quale sarà la verità.