Il difficile equilibrio tra prezzo e tariffe che Nintendo deve affrontare con Switch 2 sta creando tensioni nel rapporto con i suoi fan più fedeli.
La casa di Kyoto si trova a navigare acque agitate dopo l'annuncio del prezzo di lancio di 450 dollari per la sua nuova console (preordinabile su Amazon), una cifra già considerata elevata da molti appassionati, ora ulteriormente complicata dall'introduzione di nuove tariffe doganali.
Questa situazione ha persino costretto l'azienda a rinviare l'apertura dei preordini in USA e Canada, creando un clima di incertezza tra i consumatori e gli investitori.
Kit Ellis e Krysta Yang, ex dirigenti marketing di Nintendo of America ed ex conduttori del popolare format "Nintendo Minute", hanno recentemente discusso la questione nel loro canale YouTube, offrendo un'analisi approfondita delle possibili strategie che l'azienda potrebbe adottare.
Nonostante la complessità della situazione, entrambi ritengono che Nintendo abbia un'opportunità unica per riconquistare la fiducia dei fan: assorbire internamente i costi aggiuntivi imposti dalle tariffe senza scaricarli sui consumatori.
Ellis, forte della sua esperienza nel marketing Nintendo, ha infatti sottolineato come l'azienda giapponese disponga di riserve finanziarie sufficienti per poter assorbire questi costi extra: «Possono farlo, possono assorbirlo, non farebbe un grosso buco nelle loro finanze. È un'opzione che molte altre aziende non hanno nemmeno a disposizione».
Un'osservazione che fa riferimento alla solidità economica di Nintendo, che negli ultimi anni ha accumulato profitti considerevoli grazie al successo della prima Switch.
Yang ha aggiunto una dimensione strategica all'analisi: «Hanno già perso molta fiducia a causa del sentiment negativo riguardo al prezzo e a ciò che stanno facendo con i giochi, facendo pagare un prezzo elevato per Mario Kart World. Questa sarebbe un'occasione per riparare parte della buona volontà con la loro base di fan attuale».
La situazione tariffaria si sta peraltro evolvendo rapidamente. Recentemente è stata annunciata una sospensione di 90 giorni sulle tariffe per molti paesi interessati, anche se non per tutti. Nintendo non ha ancora fornito aggiornamenti sulla situazione dei preordini negli Stati Uniti e in Canada, lasciando i fan in attesa di chiarimenti ufficiali sulla strategia che adotterà.
Insomma, la decisione su come gestire questa crisi potrebbe avere ripercussioni significative sul successo iniziale della Switch 2 e sulla percezione del brand nel mercato americano, da sempre cruciale nelle strategie globali di Nintendo.
Del resto, lo abbiamo chiesto direttamente ai nostri lettori: comprerete Switch 2? In che modo i prezzi influenzano il vostro parere sulla console?