Swen Vincke e i single-player: «Non sono morti»

Swen Vincke, autore assieme al team Larian del grandioso successo di Baldur's Gate 3, ha smentito con forza la "morte" dei giochi single-player.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Negli ultimi anni, il mondo dei videogiochi ha assistito a un crescente dibattito sulla presunta scomparsa dei titoli single-player.

Con il settore sempre più orientato verso esperienze live-service e multiplayer, alcuni sostengono che i giochi dedicati esclusivamente all’esperienza in solitaria siano destinati a un inesorabile declino.

Swen Vincke, fondatore di Larian Studios e direttore di Baldur’s Gate 3, non è affatto d’accordo con questa teoria e ha voluto esprimere la sua opinione con forza.

Attualmente impegnata nello sviluppo di un nuovo progetto, Larian Studios ha dimostrato con Baldur’s Gate 3 (i cui Funko li trovate su Amazon) che un gioco single-player può essere un successo straordinario.

Nonostante la presenza di modalità multiplayer e il recente aggiornamento che ha introdotto il cross-play, la maggior parte dei giocatori preferisce affrontare l’avventura in solitaria, confermando la validità di questa formula.

Vincke ha commentato la questione su X, rispondendo alle cicliche dichiarazioni che vedono i giochi single-player come un genere in via d’estinzione. «Siamo di nuovo in quel periodo dell'anno in cui si dichiara la morte dei grandi giochi single-player. Usate l'immaginazione. Non sono morti. Devono solo essere fatti bene.»

A supporto delle sue affermazioni, i dati parlano chiaro: Baldur’s Gate 3 continua a essere giocato da decine di migliaia di utenti ogni giorno. A più di un anno dal lancio, senza abbonamenti o contenuti live-service, il titolo mantiene un’utenza attiva impressionante, dimostrando che l’interesse per il single-player è tutt’altro che svanito.

Anche altri sviluppatori del settore condividono questa visione. David Goldfarb, veterano dell’industria e mente dietro Battlefield: Bad Company e Payday 2, ha commentato il post di Vincke con una battuta che lascia trasparire la sua frustrazione nei confronti delle dinamiche del mercato: «Posso portarti a tutti i miei meeting, Swen? Sono fottutamente esausto.»

Baldur’s Gate 3 non è l’unico caso di successo tra i giochi single-player. Anche Kingdom Come: Deliverance 2 ha dimostrato ancora una volta che un buon gioco single-player può conquistare pubblico e critica.

La verità, secondo Vincke, è che i giochi single-player non stanno morendo: sono i giochi single-player mediocri a non avere futuro.

E lo stesso vale per i multiplayer di scarsa qualità. Il pubblico non rifiuta i titoli in solitaria: rifiuta quelli che non valgono il tempo e il denaro spesi. In un settore in continua evoluzione, la qualità resta l’unica vera chiave del successo.

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Parole sante. Direi di più, quasi tutti gli studi di sviluppo stacco adottando l’uso dell’Unreal Engine e tirano fuori produzioni copia incolla senza anima , una direzione artistica originale e soprattutto senza meccaniche nuove.
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