Gli sviluppatori dei due Ori, bellissimi e delicati metroidvania, non sembrano immuni ai problemi di sessismo che imperversano nell'industria.
Ori and the Will of the Wisps è stato amatissimo, e ci ha fatto sperare in tutti questi anni che possa essere seguito da un altro metroidvania.
Negli ultimi anni abbiamo visto tante aziende affrontare questi problemi, tra cui Riot Games che è di recente uscita da una causa molto importante.
Ma è senz'altro il caso di Activision Blizzard ad aver fatto maggior scalpore, ed ha creato involontariamente una delle acquisizioni più importanti di sempre.
Moon Studios sembra essere coinvolta in storie simili, stando a quello che riporta The Gamer riguardo alcune informazioni sui comportamenti sul luogo di lavoro.
Il team di sviluppo è stato descritto come un luogo "oppressivo" in cui lavorare. Impiegati ora lontani dall'azienda hanno descritto Moon Studios come un luogo di bullismo, razzismo, e sessismo.
Inoltre, alcuni screenshot delle conversazioni con i co-fondatori dimostrano un uso di insulti e battute razziste.
Thomas Mahler e Gennadiy Korol, fondatori di Moon Studios, sono accusati di essere stati ripetutamente non professionali nelle chat di lavoro pubbliche.
Inoltre, gli impiegati raccontano di continue battute sulla lunghezza dei propri membri, così come l'utilizzo di battute antisemite e continue critiche al lavoro dello staff.
Sono molte le prove fornite dalle tante testimonianze, ma nonostante ciò Mahler e Korol hanno risposto al report originale di Venture Beat, negando ogni storia e rilanciando le buone intenzioni del management nel trattamento dei dipendenti.
Storie che leggiamo, e riportiamo, sempre con profonda tristezza e che non risparmiano nessuno. Anche Sony si è ritrovata ad affrontare accuse del genere.
A cui l'azienda giapponese ha risposto di recente, negando però ognuna delle storie raccontate (ma non i problemi da risolvere).
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