Super Mario Bros. Wonder è, come ogni titoli di Nintendo, sempre molto attento ai suoi contenuti e mira a non essere offensivo per i giocatori più giovani. Da oggi lo è un po' meno dopo il lavoro dei modder.
A qualche giorno dall'arrivo dell'atteso titolo per Nintendo Switch (che potete già preordinare su Amazon), Super Mario Bros. Wonder è già finito purtroppo online con alcune copie pirata.
Come accade ormai quasi in maniera rituale, in particolare per Nintendo, anche il nuovo Super Mario è finito tranquillamente online, con tanto di streaming su Twitch.
In questo caso i mod si sono messi all'opera per rendere più politicamente scorretto Super Mario Bros. Wonder, in particolare il Fiore Parlante (come riporta Kotaku).
Il fiore che si era già visto nei primi trailer parla con il giocatore, commenta le situazioni ed è in generale molto divertente. I modder lo hanno reso più sboccato e, va detto, ancora più divertente.
Modificando le linee di testo a schermo e inserendo anche dei campionamenti vocali, i modder hanno creato situazioni decisamente più scurrili del normale, alcune delle quali le potete vedere qui sotto:
What a nice talking flower in Super Mario Bros Wonder, I wonder what words he'll say to welcome me! pic.twitter.com/PiexwznUsr
— contendo.bsky.social 🦋 (@ContendoYT) October 16, 2023
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La diffusione dei leak è una cosa che si ripete puntualmente per la Grande N, tra l'altro. Era già successo con The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom con un anticipo molto superiore rispetto a quello di Mario.
Ancora prima era successo con Pokémon Scarlatto e Violetto, finiti allo stesso modo completamente online molto tempo prima dell'uscita, e ancora prima erano stati scoperti praticamente tutti i nuovi Pokémon.
Se volete sapere qualcosa sul gioco vi invitiamo a recuperare la nostra anteprima, rigorosamente senza spoiler. Nel nostro primo resoconto di Super Mario Bros. Wonder vi avevamo detto che il titolo «vuole stupire i giocatori esperti e lasciare di stucco i novizi: accogliere chi non ha mai giocato con l’idraulico in due dimensioni e, contemporaneamente, offrire delle novità degne di questo nome a chi il platforming ce l’ha nel sangue.»