Suicide Squad avrebbe "ucciso" Wonder Woman

Non è stato solo Suicide Squad a mettere in difficoltà il progetto Wonder Woman, ma anche i flop di MultiVersus e Harry Potter: Campioni di Quidditch.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

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La difficile situazione di WB Games nel mare dei videogiochi ha raggiunto un nuovo drammatico capitolo con la chiusura di Monolith Productions e l'abbandono del progetto Wonder Woman.

Dietro questa decisione si nascondono scelte strategiche discutibili, cambi di leadership e, soprattutto, il clamoroso fallimento commerciale di Suicide Squad: Kill the Justice League, che ha costretto Warner Bros. a un passivo di 200 milioni di dollari.

Il tutto si inscrive in un periodo particolarmente turbolento per la divisione gaming del colosso dell'intrattenimento, culminato con l'addio del presidente David Haddad dopo 12 anni di servizio.

Durante un recente episodio del podcast Kinda Funny, il giornalista di Bloomberg Jason Schreier ha gettato luce sulle dinamiche interne che hanno preceduto la chiusura dello studio.

Non è stato solo Suicide Squad (che trovate a due spicci su Amazon) a mettere in difficoltà WB Games. Anche MultiVersus e Harry Potter: Campioni di Quidditch si sono rivelati flop commerciali, contribuendo a una svalutazione aggiuntiva di 100 milioni di dollari.

La gestione Haddad, secondo Schreier, avrebbe portato alla cancellazione di una nuova IP in sviluppo presso Monolith, potenzialmente basata su una versione espansa del sistema Nemesis. Questa decisione ha scatenato un effetto domino devastante, portando alle dimissioni di tutti i direttori dello studio.

Il progetto Wonder Woman, nato dalle ceneri di queste dimissioni di massa, ha subito un riavvio completo circa un anno fa. La visione originale, che prevedeva l'utilizzo del sistema Nemesis, è stata abbandonata in favore di un approccio più lineare, trasformando il gioco in un'avventura action tradizionale. Una virata che, secondo Schreier, è arrivata troppo tardi per salvare lo studio.

Nonostante le difficoltà, le testimonianze di chi ha lavorato al progetto raccontano una storia di passione e dedizione. Gail Simone, storica sceneggiatrice dei fumetti di Wonder Woman, ha recentemente condiviso su X le sue impressioni come consulente a lungo termine per il gioco, descrivendolo come «bellissimo» e lodando l'impegno del team di sviluppo.

Questa chiusura rappresenta quindi non solo la fine di uno studio storico, ma anche l'interruzione di un progetto che, stando alle parole di chi vi ha lavorato, avrebbe potuto essere un'opera degna dell'iconico personaggio DC.

Un'ulteriore dimostrazione di come le logiche finanziarie possano talvolta prevalere sulla visione creativa nell'industria videoludica contemporanea.

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2 Commenti

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era meglio concentrarsi su Batman
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Incredibile! Una cosa buona quel gioco l'ha fatta! 🤣 La cancellazione di wonder woman e' la miglior notizia dell'anno finora, viva suicide squad e chi l'ha schifato! 😁👍🏻
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