Streamma giochi piratati, «potrei farlo tutto il giorno!»: Nintendo gli fa causa

Uno streamer avrebbe ripetutamente mostrato sui suoi canali i giochi Nintendo prima del lancio: la casa di Kyoto ha deciso di intervenire.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Nintendo ha intentato una causa contro lo streamer Jesse Keighin, noto online come Every Game Guru, per aver trasmesso ripetutamente giochi che avrebbe piratato prima delle loro date di uscita ufficiali. La causa, depositata mercoledì in Colorado, sostiene che Keighin abbia streammato almeno dieci giochi Nintendo prima che venissero lanciati, negli ultimi dieci anni.

Sappiamo che Nintendo è sempre molto attiva per proteggere le sue proprietà intellettuali, come abbiamo visto qualche ora fa sul caso Palworld.

In questo caso, la compagnia di Kyoto ritiene che lo streamer sia riuscito a entrare in possesso prima del lancio, con metodi illegali (piratandole online, o riuscendo a trafugare in qualche modo delle key), di copie di giochi come Mario & Luigi: Fraternauti alla CaricaSuper Mario Party JamboreeThe Legend of Zelda: Echoes of Wisdom, per citare i casi più recenti. Tutti questi giochi, secondo quanto riporta Nintendo nella causa, sono stati streammati dall'accusato giorni o addirittura settimane prima del lancio.

Nintendo sostiene che questo tipo di violazione abbia causato «milioni di dollari» di danni all'azienda, poiché «trasmettere in streaming giochi trapelati prima della loro pubblicazione normalizza e incoraggia la pirateria pre-lancio: l'accusato sta segnalando agli spettatori che anche loro dovrebbero acquisire una copia piratata e giocare al gioco ora, senza aspettare il suo rilascio e senza pagarlo».

L'azienda chiede la rimozione di stream e video, oltre al il sequestro di emulatori, dispositivi hackerati e hard disk dove sarebbero conservati i giochi ottenuti illegalmente.

Inoltre, Nintendo ha chiesto $150mila per ogni violazione dei diritti protetti dal Copyright Act e $2.500 per ogni violazione delle disposizioni anti-circonvenzione e anti-traffico sancite dallo stesso atto. In futuro, potrebbero essere incluse nel processo ulteriori somme, in baso a quanto saranno stimati, in denaro, i danni arrecati a Nintendo dalla pirateria.

Secondo quanto appreso da Nintendo lo streamer ha giocato questi giochi emulandoli su PC – e sappiamo che Nintendo è particolarmente stringente anche su questo – o addirittura su una Switch modificata appositamente, in modo da poter riprodurre software piratati. A quanto pare, quando gli è stato notificata la cosa, l'accusato avrebbe risposto a Nintendo che «potrei fare questo tutto il giorno!».

I colleghi del sito Polygon si sono messi in contatto con Nintendo of America che, attraverso un portavoce, ha confermato la causa depositata in Colorado e ha spiegato:

«Possiamo confermare che abbiamo intentato una causa contro un individuo che ha commesso e continua a commettere chiare violazioni dei diritti di proprietà intellettuale di Nintendo, nonché violazioni delle nostre Linee guida sui contenuti dei giochi.

Nintendo è appassionata nel proteggere le opere creative degli sviluppatori e degli editori di giochi che impiegano tempo e sforzi significativi per creare esperienze che portano sorrisi a tutti».

Vedremo quale sarà l'evoluzione della situazione.

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