Stellar Blade è la prossima esclusiva per PS5 che verrà lanciata a fine mese e sembra già destinata a dividere il pubblico.
Sviluppato da Shift Up e pubblicato da Sony Interactive Entertainment (lo trovate in preorder su Amazon), il gioco ha infatti gli occhi puntati addosso.
Del resto, da pochi giorni potete provare con mano la demo gratuita giocabile, per farvi un'idea voi stessi.
A quanto pare, però, sta scoppiando una polemica legata all'aspetto della protagonista, come testimoniato sui social (via FandomWire).
Da una parte c'è chi sta criticando il design della protagonista, ritenuta troppo "attraente, mentre altri lo stanno giustificando senza mezzi termini.
A quanto pare, però, il director del gioco Hyung-Tae Kim è orgoglioso della rappresentazione delle donne nel suo progetto.
Hyung-Tae Kim è un autore sicuramente molto creativo che pensa però anche come un "uomo d'affari"; ha progettato intenzionalmente il personaggio in modo da evocare reazioni specifiche.
«Credo che un uso attento degli elementi feticisti nei costumi possa avere un effetto molto positivo», ha spiegato Kim.
Incanalare tutti gli elementi estetici e farne un buon uso, come costruire l'attesa e l'hype, è una mossa ingegnosa ma anche controversa.
Col senno di poi, può anche essere visto come un modo per elogiare il duro lavoro e l'impegno che il team di sviluppo di Shift Up ha profuso per catturare perfettamente tutte le animazioni e gli effetti necessari per un'esperienza di gioco più coinvolgente.
L'aspetto di Eve può quindi incutere perplessità per via delle apparenze fisiche, sebbene Hyung-Tae sta palesemente cercando di disinnescare la controversia.
Vi ricordiamo in ogni caso che Stellar Blade sarà interamente doppiato in italiano, sia per quanto riguarda le voci che per i sottotitoli.
Nel nostro provato, vi abbiamo spiegato che il gioco «sembra difettare in originalità, preso in mezzo tra una protagonista che richiama Bayonetta, un mondo di gioco che fa il verso a quello di Nier Automata ed un combat system che deve molto ai soulslike, eppure non manca di offrire scontri finemente cesellati, felice punto d'incontro tra la spettacolarità dei character action game e la difficoltà tipica delle opere ispirate a quelle del maestro Miyazaki.»