Valve avrebbe iniziato a vietare i giochi su Steam che presentano asset creati dalle IA, a meno che gli sviluppatori non dimostrino di avere i diritti relativamente al set di dati.
Quello delle IA generative è un tema delicato, che ha affrontato persino un genio visionario come Hideo Kojima.
In un post su Reddit, pubblicato da Simon Carless, veterano dell'industria videoludica (via VGC), uno sviluppatore ha raccontato di aver inviato a Steam una prima versione di un gioco con alcune risorse palesemente generate dall'IA, che aveva dichiarato di voler migliorare a mano in una versione successiva.
In risposta, gli è stato detto che il gioco non poteva essere approvato a meno che lo sviluppatore non potesse dimostrare a Valve di possedere tutti i diritti necessari.
«Dopo aver esaminato la cosa, abbiamo identificato una proprietà intellettuale nel gioco che sembra appartenere a una o più terze parti», ha dichiarato Valve. In particolare, il titolo conterrebbe elementi artistici generati dall'intelligenza artificiale che sembrano basarsi su materiale protetto da copyright di proprietà di terzi".
«Poiché la proprietà legale di tali opere d'arte generate dall'IA non è chiara, non possiamo pubblicare il vostro gioco se contiene queste risorse generate dall'IA, a meno che non possiate confermare di possedere i diritti su tutte le proprietà intellettuali utilizzate nel set di dati che ha addestrato l'IA a creare le risorse del gioco».
Valve ha dichiarato di aver rifiutato la build e che avrebbe dato allo sviluppatore un'unica opportunità per rimuovere tutti i contenuti di cui non possedeva i diritti prima di ripresentarla.
Lo sviluppatore ha dichiarato di aver migliorato a mano gli asset in questione «in modo che non ci fossero più segni evidenti di IA», ma dopo aver ripresentato il gioco è stato nuovamente respinto.
«Non possiamo distribuire giochi per i quali lo sviluppatore non dispone di tutti i diritti necessari», ha dichiarato Valve.
«In questo momento, rifiutiamo di distribuire il vostro gioco poiché non è chiaro se la tecnologia AI sottostante utilizzata per creare gli asset abbia sufficienti diritti sui dati di addestramento».
Valve a parte, sembra invece che Blizzard non voglia fermarsi, utilizzando per davvero le intelligenze artificiali nello sviluppo dei videogiochi.
Ma non solo: anche Shuhei Yoshida di PlayStation ha espresso il suo punto di vista sull'uso delle IA nello sviluppo dei videogiochi.