Steam non consentirà videogiochi con pubblicità obbligatorie

Steam non accetterà nel suo store nessun videogioco con pause pubblicitarie obbligatorie, che sia a pagamento o free-to-play.

Immagine di Steam non consentirà videogiochi con pubblicità obbligatorie
Avatar

a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Steam ha dimostrato ancora una volta di voler tutelare i giocatori contro pratiche scorrette o aggressive dell'industria, questa volta prendendosela contro le pubblicità nei videogiochi.

Come segnalato infatti da GamingOnLinux, Valve ha recentemente aggiornato le linee guida per gli sviluppatori, che specificano chiaramente cosa non è consentito per i titoli pubblicati sul suo store.

Nello specifico è stata aggiornata una nota relativa alle pubblicità nei videogiochi, chiarendo senza alcuna ombra di dubbio che non permetterà la pubblicazione di titoli che obblighino gli utenti a interrompere la loro esperienza per guardare una pausa pubblicitaria.

Una regola valida anche per i free-to-play, che non saranno esenti dalle linee guida adottate da Steam:

«Se il modello di business del tuo gioco dipende da pubblicità su altre piattaforme, dovrai rimuovere questi elementi prima di distribuire il gioco su Steam.

In alternativa, puoi rendere a pagamento la tua applicazione tramite un acquisto singolo oppure offrire gratuitamente il tuo gioco con aggiornamenti facoltativi venduti tramite microtransazioni o contenuti scaricabili (DLC)».

Tecnicamente parlando non si tratta di una regola nuova vera e propria: Valve aveva già adottato questa posizione diversi anni fa, ma l'indicazione veniva riportata solo in una pagina per gli sviluppatori dedicata ai prezzi.

Nelle ultime ore è invece arrivata una sezione apposita dedicata ai comportamenti scorretti da non adottare, così da essere certi che gli sviluppatori seguano fino in fondo queste linee guida.

Ad occhio la regola sembrerebbe pensata prevalentemente per i free-to-play, ma è in realtà importante anche per bloccare sul nascere alcuni pensieri balzati nella mente di alcuni publisher: ricordiamo infatti che non molto tempo fa questa idea era stata presa in considerazione da Electronic Arts per i suoi tripla-A.

Personalmente non posso dunque che essere molto soddisfatto di questa mossa: se per alcuni free-to-play potrebbe tutto sommato essere accettabile con le giuste modalità — anche se ho molti dubbi anche in tale circostanza — secondo me non ci deve essere alcuno spazio per le pause pubblicitarie nei videogiochi a pagamento.

Ricordiamo che nelle ultime ore Steam si è schierata anche contro i giochi in Early Access che finiscono per essere "abbandonati" dagli sviluppatori: prima di acquistarne uno, lo store vi segnalerà quanto tempo è passato dall'ultimo aggiornamento.

Continueremo ovviamente a tenervi informati con altre novità pensate per tutelare i giocatori: potete supportare il nostro lavoro acquistando i vostri prossimi titoli preferiti su Amazon, senza commissioni o sovrapprezzi.

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.