Square Enix cambia tutto: i nuovi giochi AAA saranno multipiattaforma

Con l'ultimo report fiscale, Square Enix conferma numeri disastrosi e un cambio di strategia: adesso si punta tutto sul multipiattaforma.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Nel corso dell'ultimo report fiscale, Square Enix ha confermato una situazione finanziare non esattamente rosea per il colosso giapponese: il publisher sta affrontando un periodo di enorme crisi, con ben 140 milioni di perdite e che ha provocato come inevitabile conseguenza la cancellazione di diversi giochi.

Una crisi che anche il nostro Domenico Musicò ha approfondito con lo SpazioGames Originals dedicato: l'effetto Final Fantasy non può più essere sufficiente per compensare le mancanze e le decisioni discutibili prese dal publisher nell'ultimo periodo e qualcosa deve inevitabilmente cambiare.

La stessa Square Enix aveva già ammesso che avrebbe dovuto fare dei cambiamenti, svelati nel corso dell'ultimo report fiscale: il publisher intende cambiare totalmente rotta, rinunciando agli accordi di esclusività e inseguendo invece «aggressivamente» i lanci multipiattaforma dei propri titoli più importanti, con specifici riferimenti a piattaforme Nintendo, Xbox, PlayStation e PC.

Negli scorsi anni abbiamo assistito ad accordi di diverso genere sui lanci in esclusiva, soprattutto in casa PlayStation con gli ultimi capitoli di Final Fantasy (trovate Final Fantasy VII Rebirth su Amazon) ma anche sulle console Nintendo: basti pensare per esempio a giochi come Octopath Traveler e Triangle Strategy, usciti inizialmente solo su Switch.

Se consideriamo che proprio le vendite di FF XVI e Rebirth hanno fatto discutere fortemente gli esperti, non è difficile immaginare che anche gli accordi di esclusività PlayStation potrebbero non essere più saldi come un tempo.

Square Enix ha anche confermato che si concentrerà maggiormente sulla qualità dei giochi, piuttosto che sulla loro quantità: anche per questo motivo, il lancio multipiattaforma dei suoi titoli diventa fondamentale per garantire i giusti incassi.

Tutto questo farà parte di un piano di 3 anni intitolato «Reboot and Awaken», ovvero «Riavvio e Risveglio».

Non è chiaro cosa si intenda esattamente con il doversi risvegliare, ma è comunque evidente come il tutto venga visto come una rivoluzione interna.

A questo punto non ci resta che attendere ulteriori novità per i prossimi videogiochi in sviluppo, ma sembra decisamente improbabile poter assistere a nuovi lanci in esclusiva.

E resta da capire se rimarrà coinvolta la terza parte di Final Fantasy VII Remake: vi terremo aggiornati non appena ne sapremo di più.

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