Square Enix, sviluppatore giapponese di videogiochi che non ha certo bisogno di presentazioni, ha subito un calo del 27% dei ricavi operativi dopo - pare - l'istituzione di un dipartimento etico per la censura dei contenuti.
L'annuncio è stato fatto dall'azienda stessa, mentre l'ex dirigente dell'industria videoludica Mark Kern ha collegato le perdite alle nuove politiche di diversità, equità e inclusione (DEI) adottate dalla compagnia (via Tech4Gamers).
La notizia è rilevante perché Square Enix è uno dei più importanti publisher giapponesi, noto per franchise di successo come Final Fantasy (che trovate su Amazon).
Il calo dei ricavi potrebbe avere un impatto significativo sulle future strategie aziendali e sullo sviluppo di nuovi titoli.
Secondo Kern, noto anche come Grummz, non solo Square Enix ma anche altre aziende giapponesi come Capcom hanno iniziato ad adottare iniziative DEI.
Egli sostiene che queste politiche "rovineranno" le compagnie nipponiche. Square Enix ha recentemente interrotto la collaborazione con Sweet Baby Inc., una società di consulenza controversa nel settore dei videogiochi.
Il recente Final Fantasy VII Rebirth è stato oggetto di critiche per la presunta censura di alcuni personaggi, in particolare Tifa, una delle protagoniste più popolari della serie. Molti fan hanno espresso il loro disappunto per queste modifiche.
Nonostante le perdite, Square Enix sembra stia cercando di adattare la propria strategia. L'azienda sta infatti portando molti dei suoi giochi su Xbox e sta considerando il lancio simultaneo su PC.
Il calo dei ricavi di Square Enix solleva interrogativi sul futuro dell'azienda e sul suo approccio allo sviluppo di giochi.
Resta da vedere come la compagnia bilancerà le esigenze di inclusività con le aspettative dei fan di lunga data e le pressioni economiche del mercato.
Del resto, che Square Enix stia affrontando una delle più grandi crisi della sua storia in un periodo di enormi cambiamenti dell'industria è cosa nota, e ne abbiamo parlato su queste stesse pagine.