Sony punta a espandere i brand PlayStation oltre i videogiochi

PlayStation oltre i videogiochi: Sony punta a espandere i suoi franchise in nuovi media e settori per raggiungere un pubblico più ampio.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Sony Interactive Entertainment mira a espandere i suoi marchi PlayStation oltre il settore dei videogiochi, puntando all'industria dell'intrattenimento più ampia.

Hermen Hulst, capo di SIE, ha dichiarato a BBC (via PlayStation Lifestyle) che l'azienda intende sfruttare la sua posizione unica all'interno del Gruppo Sony, collaborando con divisioni come Sony Pictures e PlayStation Productions.

Questa strategia si inserisce in un trend più ampio di adattamento dei videogiochi per il grande e piccolo schermo.

Sony ha già ottenuto successi con la serie HBO di The Last of Us (che trovate su Amazon) e il film Uncharted, entrambi ben accolti dal pubblico nonostante le critiche contrastanti per quest'ultimo.

«Voglio elevare i marchi PlayStation al di fuori del gaming», ha dichiarato Hulst.

Tra i progetti futuri spicca la serie TV di God of War per Amazon, nonostante alcuni recenti intoppi produttivi.

Hulst si è detto fiducioso sul progetto, sottolineando l'obiettivo di far sì che i marchi PlayStation «si integrino comodamente nell'industria dell'intrattenimento più ampia.»

Non tutti i progetti procedono senza ostacoli: la serie TV basata su Horizon, franchise creato dallo stesso Hulst, al momento non è più in sviluppo presso Netflix.

Tuttavia, la determinazione di Sony nel perseguire questa strategia di espansione multimediale rimane evidente, puntando a capitalizzare sul potenziale dei suoi popolari marchi videoludici.

Ambizioso, certo, ma c'è un problema: la magia di The Last of Us o God of War non si trasforma automaticamente in oro se trasportata su schermi o formati diversi.

Secondo chi scrive, infatti, l'identità di PlayStation è nei suoi videogiochi, nell’interattività e nella profondità emotiva che solo il medium sa offrire.

Espandersi va bene, ma attenzione: il rischio è di perdere ciò che rende unici quei mondi, riducendoli a prodotti senz’anima, pensati più per vendere che per emozionare. Espandersi sì, ma non a tutti i costi. Staremo a vedere cosa ne verrà fuori.

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