Tramite un documento scritto al ministro dell’economia giapponese, per chiarire la vicenda degli attacchi avvenuti al sistema PSN, sono emerse alcune novità sui retroscena della questione. Sony era infatti a conoscenza dei problemi relativi al furto dei dati personali dei propri utenti già dal 25 aprile, anche se ha negato in tutti i comunicati stampa e conferenze apposite il fatto. La società nipponica si è giustificata dichiarando che la propria intenzione era quella di non gettare nel panico i propri clienti, cercando di tutelarli il più possibile negando il fatto, fino ad avere in mano tutti i dati necessari ad agire.