Nel 2000, Sony era pronta a lanciare PlayStation 2, una console che avrebbe ridefinito il mondo dei videogiochi con la sua grafica avanzata e il supporto ai DVD.
Ma, invece di concentrarsi solo sul presente, il colosso giapponese decise di guardare molto più avanti, fino a un futuro quasi fantascientifico, ben oltre la moderna PS5 (che trovate scontata su Amazon).
E lo fece con uno spot pubblicitario audace, che non si limitava a promuovere PS2, ma suggeriva l'arrivo, un giorno, nientemeno che di PlayStation 9.
Lo spot, intitolato PS9: The Future of Gaming, mostrava un mondo futuristico in cui la tecnologia dei videogiochi aveva raggiunto livelli impensabili per l’epoca.
Nella pubblicità, PlayStation 9 era rappresentata come una piccola sfera trasparente, capace di connettersi direttamente al cervello del giocatore attraverso nanotecnologie.
Un’esperienza immersiva totale, senza bisogno di controller o schermi: immagini olografiche, stimolazioni sensoriali avanzate e la possibilità di vivere avventure videoludiche in un modo mai visto prima.
L’idea alla base di questo spot era chiara: PlayStation 2 era solo una tappa di un viaggio più grande, e Sony voleva che i giocatori la percepissero come parte di un’evoluzione costante del gaming.
Il messaggio era quasi profetico, considerando come il settore dei videogiochi si sia effettivamente avvicinato a molte delle tecnologie immaginate in quello spot.
Oggi, con PlayStation 5, vediamo già applicazioni avanzate, elementi che potrebbero essere i primi passi verso quella visione avveniristica lanciata nel 2000.
Ma quanto di quel sogno è ancora fantascienza e quanto potrebbe diventare realtà? Se Sony dovesse mantenere il ritmo di una nuova console ogni 6-7 anni, una PlayStation 9 potrebbe arrivare intorno alla metà del ventunesimo secolo.
Sarà davvero un dispositivo capace di fondere realtà e immaginazione come ipotizzato nello spot? Per ora, possiamo solo continuare a giocare e aspettare, soprattutto l'uscita della prossima PS6.