Silent Hill f è stato vietato in una nazione, ma forse c'è un perché [Agg.]

La classificazione di Silent Hill f è stata negata in Australia, rendendone impossibile la commercializzazione nel paese.

Immagine di Silent Hill f è stato vietato in una nazione, ma forse c'è un perché [Agg.]
Avatar

a cura di Marcello Paolillo, Francesco Corica

Aggiornamento 24/03 ore 11:25

Con un comunicato inviato alla redazione di Stevivor, il Classification Board australiano ha confermato di non aver affatto vietato Silent Hill f, almeno per il momento.

L'ente spiega di aver infatti rimosso la dicitura che ne imponeva il divieto, sottolineando che una decisione sull'effettiva classificazione verrà presa «prima del lancio del gioco».

Evidentemente si è trattato solo di un errore: un'ottima notizia per i fan australiani che, salvo ulteriori sorprese, non dovranno rinunciare al prossimo capitolo della celebre saga horror di Konami.

Articolo originale:

L'Australia chiude le porte a Silent Hill f, l'attesissimo capitolo della celebre saga horror di Konami.

Il Classification Board australiano ha recentemente negato la classificazione al gioco, impedendone di fatto la commercializzazione nel paese.

Una decisione che riaccende i riflettori sulla rigida politica di censura australiana nel settore, mentre i fan della serie si interrogano sulle possibili motivazioni di questo provvedimento.

L'ente regolatore non ha fornito dettagli specifici sulle ragioni del divieto, limitandosi a invitare gli interessati a richiedere ulteriori informazioni.

Non è la prima volta che un titolo della serie Silent Hill si scontra con la censura australiana. Nel 2008, Silent Hill: Homecoming (che trovate su Amazon) subì la stessa sorte a causa di una scena di tortura particolarmente cruenta, definita dall'ente classificatore come contenuto "ad alto impatto".

Solo successivamente venne rilasciata una versione censurata del gioco, permettendone la distribuzione.

Anche Hotline Miami 2, South Park: The Stick of Truth e Saints Row 4 sono stati tutti banditi dal mercato australiano. I motivi più frequenti riguardano la presenza di violenza sessuale, uso di droghe o "attività sessuali che coinvolgono persone che sono, o appaiono essere, minori di 18 anni".

Lo scorso dicembre, anche il picchiaduro Hunter x Hunter Nen x Impact è stato rifiutato dall'ente regolatore australiano, che successivamente ha chiarito come la decisione fosse legata a contenuti che suggerivano violenza sessuale.

Resta da vedere se Konami deciderà di creare una versione modificata di Silent Hill f specificamente per il mercato australiano, come avvenne con Homecoming, o se gli appassionati australiani dovranno ricorrere ad altre vie per giocare questo nuovo capitolo della saga (il precedente storico della serie lascia aperta questa possibilità).

Per i fan della serie nel resto del mondo, questa notizia potrebbe paradossalmente aumentare l'interesse verso il titolo, alimentando la curiosità su quali elementi controversi potrebbero nascondersi tra le nebbie di questo nuovo, misterioso Silent Hill ambientato nel Giappone degli anni '60.

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.