Se vi sembra che Xbox spenda poco in marketing in Europa, non è una vostra impressione

Dopo le notizie sul marketing timido sul mercato europeo, Microsoft ha risposto spiegando che effettivamente le cose stanno così.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Di solito, sul mercato europeo si vede in modo abbastanza evidente che PlayStation spende cifre importanti in marketing e promozione, e si può dire qualcosa di simile anche per Nintendo. Xbox, invece, sembra piuttosto timida e anche il lancio di esclusive attese di solito non viene accompagnato da strategie molto aggressive – come spot televisivi, installazioni nel bel mezzo di una città o perfino presenze agli stadi durante le partite di calcio.

La sensazione, insomma, è che Microsoft adoperi un marketing più timido in mercati come il nostro, e il responsabile marketing di Xbox per il mercato EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa), Michael Flatt, ha confermato in una intervista a Marketing Week (thanks, WindowsCentral) che è effettivamente così.

L'approccio di Microsoft alla promozione si fa così più ingegnoso, perché i fondi per mercati come il nostro non sono proprio faraonici.

L'approccio di Xbox per la promozione in Europa

In merito alle spese di marketing per l'Europa, Xbox ha spiegato che «da un punto di vista dei fondi, dobbiamo lavorare duramente contro i nostri competitor». Di solito, infatti, come dicevamo in Europa spendono molto soprattutto Sony e Nintendo, mentre Microsoft preferisce essere più aggressiva sul mercato statunitense.

«[PlayStation] ha la fortuna di avere dei fondi di marketing di cui noi semplicemente non possiamo godere» ha aggiunto Flatt, «ma va benissimo così. Noi adottiamo quello che io definirei un approccio commerciale più responsabile, quando si tratta di investimenti sui media.

Non abbiamo la fortuna di grossi budget da spendere sui media, quindi dobbiamo essere frammentati e piuttosto tenaci, per lottare per fondi che probabilmente finiranno destinati a qualcos'altro».

Si tratta di un approccio che tempo addietro evidenziammo sulla nostra testata, quando facemmo notare che un servizio come Game Pass andrebbe comunicato in modo più capillare alla massa di giocatori, mentre molti (visione che condivide anche Windows Central nella sua disamina, peraltro) non sono nemmeno a conoscenza di cosa offra l'abbonamento che è al cuore della strategia di Xbox.

In un mercato come il nostro – dove PlayStation è praticamente sineddoche di videogioco – sicuramente il percorso sarebbe in salita, ma senza l'inizio di un approccio più convinto è difficile costruire qualcosa di più visibile.

Sappiamo che in alcuni Paesi, come in Regno Unito, Microsoft ha messo in piedi delle iniziative interessanti per il recente lancio di Hellblade II e vedremo quali altri giochi seguiranno una via simile.

Nel frattempo, Xbox ha anche confermato che sarà alla Gamescom del prossimo mese, sottolineando quindi di voler comunque rimanere attiva e presente sul mercato europeo.

Certamente, però, un'allocazione di buduget maggiori per mettere Xbox sotto gli occhi di più persone le darebbe una grossa mano ad avere una fetta più significativa del mercato nel Vecchio Continente.

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