Warhorse Studios aveva inizialmente temuto il confronto con Assassin’s Creed Shadows, previsto per febbraio, ma dopo il successo travolgente del lancio di Kingdom Come: Deliverance 2, lo studio si sente molto più sicuro.
Il gioco (che trovate su Amazon) ha già superato i 250mila giocatori simultanei e ora il team punta a un obiettivo ancora più ambizioso: raggiungere quota 300mila, entrando nella stessa fascia di titoli come Starfield, come riportato anche da Tech4Gamers.
Non è un segreto che Warhorse Studios avesse delle preoccupazioni per il lancio di Kingdom Come: Deliverance 2, temendo di essere oscurato dal colosso di Ubisoft.
Ma con il rinvio di Assassin’s Creed Shadows, il campo si è aperto e il titolo ha potuto brillare.
E brillare è esattamente quello che ha fatto: l’accoglienza della critica è stata molto positiva e i numeri di vendita parlano da soli.
Per un ex studio indie, raggiungere un tale successo nel panorama dei titoli AAA è un risultato impressionante, soprattutto considerando il budget nettamente inferiore rispetto a produzioni come Starfield, che ha beneficiato di oltre 200 milioni di dollari di investimenti.
Il numero di giocatori simultanei di Kingdom Come: Deliverance 2 continua a crescere giorno dopo giorno. Dopo aver superato i 230.000 nel fine settimana, il gioco ha ora oltrepassato la soglia dei 250.000.
Se il trend attuale continuerà, è probabile che il titolo possa raggiungere i 300.000 entro il prossimo weekend, se non addirittura prima.
Per fare un confronto, Starfield ha registrato un picco massimo di circa 330.000 giocatori simultanei. A questo punto, Kingdom Come: Deliverance 2 sembra sempre più vicino a eguagliare – e forse superare – quel traguardo, un’impresa incredibile considerando la disparità di risorse tra i due progetti.
Se Kingdom Come: Deliverance 2 dovesse effettivamente battere Starfield, il messaggio per l’industria sarebbe chiaro: non servono budget miliardari per conquistare il pubblico, ma un gioco curato e con un’anima.
Questo risultato lancia un’ombra anche su The Elder Scrolls 6, che dovrà fare i conti con aspettative ancora più alte dopo il flop di Starfield.
Bethesda sarà costretta a spingere al massimo il suo prossimo RPG, perché Warhorse Studios ha appena dimostrato che anche i piccoli possono competere con i giganti – e vincere (come vi ho spiegato anche nella mia recensione).
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