Sono giorni difficili per Facebook, da quando è venuto alla luce lo scandalo relativo a Cambridge Analytica, compagnia di analisi per fini politici che avrebbe avuto accesso a dati che il social network avrebbe dovuto proteggere in base alle normative sulla privacy—e grazie ai quali avrebbe potuto avere un ruolo chiave nelle elezioni Presidenziali del 2016 negli Stati Uniti. Si parla di informazioni diffuse per almeno 50 milioni di profili di utenti Facebook, con uno scandalo che nelle prime ore è costato in Borsa, a Zuckerberg e compagni, oltre 9 miliardi di dollari.Le polemiche hanno riportato i riflettori sulla questione delle privacy online, come evidenziato mercoledì nella nostra notizia dedicata a Telegram, che rifiuta di cedere alla Russia le chiavi di crittografia con cui protegge i dati e le conversazioni dei suoi utenti, nonostante la minaccia di chiusura. In mezzo a tutto questo, Brian Acton, uno dei due co-fondatori dell’app di messaggistica WhatsApp, si è servito del suo profilo Twitter per invitare gli utenti ad una scelta drastica: cancellare il loro profilo Facebook, perché «è giunto il momento.» Il papà di WhatsApp è infatti l’autore dell’hashtag #deletefacebook, che sta circolando in queste ore sul social network dei cinguettii.Lo stesso Brian Acton, nel 2014, aveva incassato nel 2014 e insieme all’altro co-fondatore, Jan Koum, $16 miliardi per la cessione di WhatsApp proprio a Facebook. Mentre Koum è rimasto coinvolto nella compagnia e continua a guidarla tutt’oggi, Acton ha deciso di lasciarla per dedicarsi ad altro. Tra i suoi investimenti recenti, $50 milioni per il progetto Signal, che vuole proporsi come alternativa indipendente a WhatsApp.Fonte: The Verge