Scandalo abusi: accuse per Jeremy Soule, compositore per The Elder Scrolls

Diverse donne dell'industria hanno denunciato di aver subito abusi dai loro colleghi: tra questi anche il musicista Jeremy Soule

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

In queste ore, l’industria dei videogiochi sta venendo scossa da uno scandalo legato ad accuse di abuso e violenza sessuale che diverse donne hanno denunciato. Tra i nomi coinvolti e accusati, anche quello di Jeremy Soule, celebre tra i videogiocatori per le colonne sonore della serie The Elder Scrolls – e, per il momento, ancora non coinvolto nel futuro The Elder Scrolls VI.

Le accuse a Jeremy Soule

In particolare, Nathalie Lawhead ha raccontato online di essere stata stuprata da Soule nel 2008. L’artista avrebbe fatto via via dei commenti sempre più inopportuni sulla sottoposta durante la loro collaborazione, con la donna che ha cercato di mantenere il lavoro perché ne aveva bisogno e per paura di perdere il VISA. Questo, però, l’avrebbe messa in una posizione orribile, poiché secondo il racconto di Lawhead, l’ha di fatto costretta a rimanere in compagnia di Soule anziché cercare un altro lavoro per allontanarsi dalle presunte molestie dell’uomo, che continuava a cercare di molestarla nonostante lei avesse ribadito di volere con lui un’amicizia e un rapporto professionale.

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Nella sua testimonianza, Lawehad spiega che «molte delle nostre conversazioni vertevano sulle donne che gli avevano fatto un torto». Partendo da chiacchierate, Soule si sarebbe spinto sempre un po’ più in là, fino ad arrivare a parlare «del potere mistico che le donne esercitano sugli uomini attraverso il sesso. Diceva che gli uomini non possono farci niente, perché hanno bisogno del sesso. Che lui aveva bisogno di una relazione e di sesso per poter scrivere la sua musica. Diceva che comporre musica è un atto sessuale, che scrive di sesso per poter comporre la sua musica. Mi diceva anche che suonare è molto sessuale, per questo ha scritto canzoni pensando alle donne con cui ha avuto relazioni. Mi disse che quello che fa alle donne è ciò che lo ispira a comporre.»

Lawehad aggiunge che:

Mi ha fatto delle avances, ma gli ho detto che volevo solo un’amicizia. Era molto minaccioso, non ascoltava. Mise in chiaro che ‘o con me, o fuori’. Mi ha stuprata. Per tutto questo tempo, Jeremy si comportò come una vittima, incolpando le donne con cui aveva avuto relazioni (o con cui aveva forzato relazioni) per quello che stava facendo.

La testimonianza di Lawehad prosegue: «non mi sono fatta visitare, dopo quello che è successo. Non sapevo nemmeno io che cosa fare. Ero in un Paese straniero (Vancouver), non avevo amici, non sapevo a chi rivolgermi per farmi aiutare. Ero terrorizzata dalle conseguenze per la situazione del mio VISA.»

La donna afferma di essersi forzata a continuare a lavorare e, per questo, di aver quindi continuato a incontrare Jeremy Soule, che si sarebbe comportato normalmente, dopo quanto accaduto. Lawhead afferma di essersi spesso ubriacata per essere riuscita ad affrontarlo, e di aver temuto di dire come si sentiva davvero al suo presunto stupratore per timore della sua reazione. «Ero terrorizzata da cosa sarebbe potuto accadere se tutto questo fosse venuto fuori, costandomi il lavoro. Ero spaventata. Ho cercato con tutta me stessa di ignorare cosa era successo e di andare avanti. Andavo in bagno, durante le ore di lavoro, per piangere, per cercare di ricompormi e continuare a lavorare in tutto questo e in questa gestione orribile dei direttori.»

Il lungo racconto di Lawhead, disponibile a questo link e rilanciato dalla testata specializzata Kotaku, mostra anche e-mail e messaggi che coinvolgono anche il CEO della compagnia presso cui lavorava insieme a Soule, che in seguito la licenziò.

Le accuse di queste ore firmata da Lawhead non sono le uniche: anche Aeralie Brighton, vocalist che ha lavorato ad esempio in Ori and the Blind ForestMinecraft, afferma di aver subito abusi da Soule nel 2014. L’artista, in particolare, le avrebbe inviato un video mentre si masturbava e, quando lei replicò dichiarando di volere con lui solo una relazione professionale, le fece perdere il progetto su cui stava lavorando.

«Mi si è spezzato il cuore» ha raccontato Brighton, «avevo idolatrato quest’uomo, mi sembrava come una favola, lo prendevo come modello di riferimento. Questo è il compositore di Skyrim!». Nella sua testimonianza, la donna afferma che anche altre vocalist con cui si è confrontata hanno subito approcci simili dal musicista.

La risposta di Soule

In merito alle prime accuse, Soule ha risposto quanto segue:

Queste accuse vecchie di undici anni sono delle falsità. Sono sconvolto e triste per il fatto che siano state fatte affermazioni così oltraggiose.

Sulla seconda accusa, Soule commenta che «non concordo con il suo punto di vista e ora non posso discuterne ulteriormente». Probabile che siano in corso delle procedure penali per cui Soule non ha voluto aggiungere ulteriori dichiarazioni a queste fornite a Kotaku.

night in the woods

La catena di accuse

Soule non è il solo al centro di accuse, in queste ore: anche Alec Holowka, co-creatore di Night in the Woods, è bersaglio di accuse dello stesso tipo. Per questo motivo, il resto del team ha semplicemente deciso di «tagliare i ponti con lui».

Non possiamo che augurarci che le procedure legali facciano il loro giusto cammino, verificando le accuse ed eventualmente assicurando la pena a coloro che risulteranno colpevoli.

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