In queste settimane si è tornati a parlare in maniera importante dell'uso delle IA nei videogiochi, in particolare per il doppiaggio, e la Karlach di Baldur's Gate 3 ha qualcosa da dire al riguardo.
L'attrice Samantha Béart si è espressa recentemente sul tema (tramite Dualshockers), esprimendo la sua opinione che ovviamente è influenzata dalla sua professione com'è giusto che sia.
Béart ha sottolineato come il principale motivo dietro l’uso dell’AI sia il risparmio economico, una decisione che, secondo l’attrice, potrebbe rivelarsi disastrosa nel lungo periodo.
Parlando di come le aziende pensano in questo senso, Béart ha dichiarato:
«Essenzialmente, i dirigenti che spingono per l’IA vogliono solo risparmiare denaro. A lungo termine, distruggeranno la loro reputazione, la loro azienda, tutto.»
Proprio negli ultimi giorni c'è stato un riavvio dello sciopero del sindacato SAG-AFTRA, che ancora una volta ha giudicato inadeguate le risposte delle aziende nei confronti dell'utilizzo delle IA per il doppiaggio nei videogiochi.
E non solo, perché il sindacato dichiara che nelle proposte contrattuali messe sul tavolo dalla aziende produttrici ci sarebbero addirittura delle falle contrattuali in grado di mettere in difficoltà attori e doppiatori.
Il grande problema è l'utilizzo delle tracce registrate senza consenso, che porterebbero di fatto le aziende ad avere le proprie voci senza dover impiegare (e pagare) gli attori. In questi giorni ci sono stati già degli attori sostituiti a causa dello sciopero SAG-AFTRA per altro, a dimostrazione di quanto alcune aziende non abbiano intenzione di venire incontro agli artisti.
Parlando proprio di questa lotta tra gli artisti e i dirigenti, Béart li definisce come "acqua e olio", ovvero due mondi che non si incontreranno mai:
«Abbiamo un’industria fatta di persone altamente artistiche, che sentono una vocazione per questo lavoro, e poi ci sono quelli che hanno soldi, che non giocano ai videogiochi e vedono tutto come un semplice ritorno sugli investimenti... queste due realtà sono inconciliabili.»
Effettivamente, aziende come Netflix hanno già investito sul tema delle intelligenze artificiali, sebbene abbiano portato a licenziamenti imponenti. Xbox, invece, ha mostrato la prima idea di una IA che vi renderà bravi ai videogiochi.
Non so come si possa rimanere indifferenti o addirittura incentivare queste pratiche al limite del vomito, spero davvero il pubblico gli si ritorca contro per dimostrare che l'ingordigia e l'avidità non pagano mai.
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