Ora la Russia vuole creare una console per videogiochi tutta sua

La Russia punta a una maggiore indipendenza dai mercati esteri e, per questo motivo, starebbe lavorando a console per videogiochi tutte sue.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Sappiamo che, in virtù dei conflitti e delle tensioni in corso, la Russia sta cercando di fare sempre più a meno dei Paesi e delle tecnologie occidentali – un po' come anche i Paesi occidentali stanno cercando di allontanarsi dalle risorse russe. A quanto pare, però, questo discorso ora sta arrivando a coinvolgere anche le console per videogiochi.

Come segnalato da Engadget tramite TechSpot, infatti, il 25 dicembre scorso Anton Gorelkin, vice dirigente della Commissione di Stato della Duma per l'Informazione, ha presentato l'idea di una console sviluppata dal Ministero dell'Industria e del commercio, che sarebbe mossa da un processore Elbrus e da Aurora o Alt Linux – che sono entrambe delle versioni russe di Linux.

Il processore, secondo quanto riferisce la fonte, in realtà era stato progettato per sistemi di difesa e «infrastrutture critiche», motivo per cui suona difficile paragonarlo a quanto siamo abituati a vedere nel gaming e nelle console attuali, che rimarrebbero superiori alla nuova macchina di produzione russa.

Tuttavia, Gorelkin ha affermato che la console non sarebbe però pensata per giocare giochi vecchi (come la minor potenza potrebbe far supporre), ma per godersi «prodotti videoludici domestici».

Dal momento che non ci sono ulteriori precisazioni su quali videogiochi, o di che tipo, può essere lecito aspettarsi che si stia pensando anche di mettere su team di sviluppo e publisher appositi – per avere in pratica un mercato dei videogiochi russo isolazionista e di scala nazionale anziché internazionale.

Si parla, inoltre, anche di una seconda console, conosciuta come "Fog Play" e incentrata sul cloud, che si baserebbe sull'esecuzione dei giochi su computer remoti – come il cloud, appunto.

Ad aiutare la Russia nel percorso di maggiore indipendenza tecnologica (che ha coinvolto anche i sistemi operativi dei computer e i sistemi antivirus) ci sarebbe la Cina – il che rende difficile immaginare che possa davvero riuscire a fare tutto "da sola", e fa supporre che conterà sul prezioso aiuto e know-how che arriverebbe dall'alleato dell'Estremo Oriente.

Vedremo comunque cosa la Russia riuscirà a creare e che risultati potrà raggiungere il processore che intende utilizzare a scopi di gaming.

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