Riot Games stava decisamente investendo sull'espansione di League of Legends al di fuori della sua zona di comfort, perché pare che abbia cancellato un altro titolo dedicato al suo universo più iconico.
Dopo aver tentato la strada dei videogiochi a bugdet medio-basso con Riot Forge, purtroppo fallendo perché giusto qualche mese fa l'etichetta è stata chiusa, Riot Games ha comunque altri videogiochi in cantiere.
Tra questi c'era anche un misterioso picchiaduro platform ispirato a Super Smash Bros (lo trovate su Amazon), che però ha trovato luce rossa da parte di Riot Games.
L'indiscrezione arriva da Readergrev, che racconta la cancellazione del progetto conosciuto come Pool Party, stando alle fonti vicine all'azienda.
Pool Party era in lavorazione fino a fine maggio, stando al racconto di alcuni dipendenti ed ex-dipendenti di Riot Games, con un team di circa 70-80 persone.
Il progetto viene descritto come un picchiaduro alla stregua del citato Super Smash Bros., con una serie di personaggi che sarebbero stati inseriti nel roster da quello gigantesco di League of Legends.
Dopo la cancellazione di Pool Party, le fonti dichiarano che la metà del team ha ricevuto un'offerta per essere riassegnata all'interno di Riot Games, mentre altri erano in procinto di cercare nuove posizioni attraverso la bacheca di lavoro interna dell'azienda.
Secondo le persone vicine allo studio, la cancellazione di Pool Party è stata decisa dopo il fallimento di Multiversus, e non volevano che il lavoro potesse portare allo stesso risultato. Sebbene il picchiaduro di Warner Bros sia tornato, infatti, non è mai stato un progetto che si può definire di successo.
Pool Party andava in una direzione ben diversa da quella di 2XKO, l'altro picchiaduro in sviluppo che si è mostrato di recente con un nuovo personaggio, e proprio per questo motivo l'azienda non ha ritenuto giusto andare avanti con i lavori.