Jean-Maxime Moris, leader del team al lavoro su Remember Me
, ha parlato della protagonista del gioco, Nilin, che è stata caratterizzata in maniera tale da potersi distinguere dallo standard stereotipato dell’eroe uomo e bianco.“Volevamo che Nilin risaltasse [rispetto ai soliti protagonisti, ndr]”
ha spiegato Moris, “le persone continuano a dire che un gioco può vendere solo con un protagonista maschio e bianco, quindi tutti continuano a fare videogame basandosi su questo. Se inizi a credere a queste cose, finisci incastrato in questa fredda strategia di marketing e non riesci più a liberartene. Si è sviluppato un modo fottutamente razzista e misogino di pensare ai personaggi principali.”
Moris ha parlato anche del percorso che il gioco ha effettuato per arrivare fino alla scrivania di Capcom: “il contratto che avevamo con Sony è scaduto a inizio 2011, così quell’anno sono andato al Gamescom con un teaser, dei concept art e un discorso. L’idea era quella di creare molto interesse tra i giornalisti, il quale finisce con il creare interesse anche tra i publisher. L’obiettivo era di ottenere un contratto entro la fine dell’anno: quando abbiamo firmato con Capcom, avevamo altre quattro proposte da parte di publisher.”