Palworld è ormai un fenomeno apparentemente inarrestabile, sebbene i dubbi dietro al progetto sono ancora molti.
Lontano anni luce da Scarlatto e Violetto (che trovate su Amazon), il gioco si ispira in ogni caso ai noti pocket monster.
Disponibile in versione Game Preview, Palworld è diventato un caso nell'industria, che piaccia oppure no.
Considerando anche la mezza conferma della versione PS5 in arrivo, ne sentiremo parlare infatti ancora a lungo. Ora, però, è emerso quanto hanno speso gli sviluppatori per realizzare il loro "Pokémon con le pistole".
Come riportato anche da TheGamer, Pocketpair, sviluppatore di Palworld, ha recentemente rivelato di avere un "approccio innovativo" allo sviluppo dei giochi, scegliendo di ignorare il budget e di continuare a sviluppare finché lo studio non esaurisce i soldi.
Questo è quanto emerge da un recente post di Pocketpair su Note.com, in cui vengono descritte nel dettaglio tutte le difficoltà e gli ostacoli incontrati durante lo sviluppo.
Nel post si spiega che la realizzazione di Palworld è costata allo studio circa un miliardo di yen, pari a circa 6,75 milioni di dollari. Non proprio una somma enorme se paragonata a quella dei grandi colossi PlayStation e Xbox, ma assolutamente massiccia per uno studio indipendente relativamente "piccolo".
A quanto pare, Takuro Mizobe, CEO di Pocketpair, ha voluto sviluppare il gioco «senza preoccuparsi del budget», scegliendo invece di continuare a lavorare finché «il saldo del conto in banca non ha raggiunto lo zero».
Mizobe sostiene che, invece di fissare un tetto come farebbe un normale studio, ha deciso che il limite massimo del budget di Palworld sarebbe stato semplicemente l'esaurimento del denaro.
Dopodiché, il team avrebbe preso in prestito soldi da altre fonti o si sarebbe limitato a rilasciare ciò che aveva già tra le mani.
Mizobe afferma anche di non sapere quale fosse il budget di Palworld, dato che lo ignorava così tanto, ma ha stabilito che si trattava di circa un miliardo di yen, dato che Pocketpair ha bruciato i guadagni del suo gioco precedente, Craftopia.
È assurdo che uno sviluppatore indipendente si prenda un rischio del genere, soprattutto se in origine non aveva nemmeno intenzione di fare di Palworld un grande gioco.
All'inizio del post, Mizobe spiega che il team di Pocketpair voleva inizialmente iniziare lo sviluppo e poi rilasciare il gioco nell'arco di un anno, affermando che «non ha mai avuto il desiderio di creare un titolo su larga scala» e che all'inizio aveva un team di appena quattro persone.
Palworld avrebbe dovuto avere solo 25 mostri e il gioco sarebbe stato distribuito per valutare le reazioni del pubblico. Tuttavia, la reazione al trailer ha costretto il team di Pocketpair a rivedere la portata del tutto, tanto che Mizobe ha assunto oltre 40 persone durante il periodo di sviluppo.
Budget o no, il titolo di Pocketpair continua a battere record su record, driblando qualunque polemica.
Vero anche che la questione del presunto "plagio" di Palworld ai danni di Pokémon è intervenuto l'ex capo legale di The Pokémon Company.