Qual è il futuro delle IP classiche PlayStation? Parla Hulst

Intervistato da Famitsu, Hermen Hulst, co-CEO di PlayStation Studios, ha cercato di rassicurare i fan circa l'eventuale ritorno di IP storiche PlayStation.

Immagine di Qual è il futuro delle IP classiche PlayStation? Parla Hulst
Avatar

a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

La storia di PlayStation è sempre stata una narrazione di trasformazione, con ogni generazione che ha portato innovazioni e nuovi titoli.

Tuttavia, molti fan di lunga data si chiedono se il passato del marchio sia ormai relegato al ruolo di reliquia, soprattutto alla luce della mancanza di supporto per franchise storici.

Questa conversazione si è intensificata con il lancio di Astro Bot, un titolo che molti hanno definito un omaggio all’iconico brand PlayStation (che trovate su Amazon). Ma c’è anche chi ha visto in quel gioco una sorta di beffa: celebrare serie come Ape Escape per poi lasciarle nel dimenticatoio senza alcun reale intento di riportarle in vita.

Intervistato da Famitsu (via Push Square), Hermen Hulst, co-CEO di PlayStation Studios, ha cercato di rassicurare i fan.

«Le varie IP che possediamo sono una risorsa importante per PlayStation, e come parte dei nostri sforzi per rafforzare il nostro portfolio, stiamo continuamente esplorando opportunità per sfruttare le IP del passato, oltre a sviluppare nuovi franchise.»

Nonostante questa dichiarazione, molti fan restano scettici. Il discorso sembra aperto a mille interpretazioni: sarà mai possibile rivedere un nuovo Jak and Daxter o un Sly Cooper?

Oppure PlayStation preferirà concentrarsi esclusivamente su nuove proprietà intellettuali e collaborazioni esterne?

Hulst ha sottolineato come una delle priorità dell’azienda sia lavorare con i migliori creatori del mondo, non solo all’interno dei PlayStation Studios ma anche con team esterni:

«Abbiamo ottenuto molti successi collaborando con studi di sviluppo esterni.»

Titoli come Rise of the Ronin di Team Ninja e Stellar Blade di Shift Up sono esempi di esclusive che nascono al di fuori del network interno di PlayStation.

Questa strategia sembra essere vincente, ma lascia comunque un vuoto per i nostalgici che sperano nel ritorno delle IP storiche.

Un possibile approccio potrebbe essere quello di cedere alcune vecchie IP a sviluppatori esterni, sulla scia di quanto fatto da SEGA con successi come Streets of Rage 4

Se da un lato quindi Astro Bot è stato elogiato per celebrare il passato di PlayStation, dall’altro ha sollevato un interrogativo cruciale: qual è il futuro delle IP classiche? La console non può essere vista come un cimitero delle glorie passate, ma deve dimostrare di saper reinventare e valorizzare il proprio patrimonio.

Il 2024 si chiude con una PlayStation apparentemente più proiettata al futuro che al passato. Ma la vera sfida sarà trovare un equilibrio tra l’innovazione e il rispetto della propria eredità. 

Nel mentre, scopriamo chi sono i PlayStation Studios e tutti i giochi che sono stati già annunciati dai team interni di casa PlayStation.

Leggi altri articoli