La notizia che state per leggere è alquanto sconcertate: in India, dieci studenti sono stati arrestati per aver giocato a PUBG, il battle royale di Bluehole da tempo bandito in quella regione del paese.
Le motivazioni legate al ban sono per via di un’esperienza di gioco definita “troppo violenta” e in grado di dare assuefazione. Ma non solo: il governo locale ha avallato la proposta di legge a seguito di numerose richiete da parte di educatori e associazioni familiari di vario genere.
Insomma, un vero e proprio “problema da debellare”, procedendo addirittura con l’arresto nel caso non si seguano le regole imposte.
Dal canto suo, Bluehole ha rilasciato una dichiarazione in cui intende collaborare al più presto con le autorità, al fine di trovate una soluzione al problema.
Nel mentre, gli studenti restano al momento dietro le sbarre, solo per aver giocato a PlayerUnknown’s Battlegrounds.
Che ne pensate di questa vicenda alquanto surreale?
Avete già letto in ogni caso anche che il creatore del gioco Brendan Greene lascia il team per lavorare a “progetti speciali”?
Fonte: The Verge