Sony ha pubblicato nelle scorse ore un nuovo video tech breakdown dedicato a PS5 Pro, presentato ancora una volta da Mark Cerny e che ha svelato un interessante dietro le quinte sulla progettazione della console PlayStation più potente sul mercato.
Nel corso della presentazione è intervenuta anche AMD, che ha colto l'occasione per confermare una partnership rinnovata con Sony per "Project Amethyst", partnership per sviluppare soluzioni basate sull'IA e sul Machine Learning.
La cosa ha fatto fin da subito pensare a possibili preparativi in vista per PS6, a cui Sony aveva già ammesso di aver iniziato a pensare diverso tempo fa, come sembra confermare anche Mark Cerny con le sue ultime dichiarazioni (via TweakTown):
«Uno degli aspetti più complicati del console design è creare una console che rappresenti approssimativamente un viaggio di 4 anni. Per poter lanciare PS5 Pro, stavamo cercando di studiare le feature chiave impostate nel 2020.
In altre parole, prima ancora che PS5 fosse lanciata sul mercato».
PS5 è stata lanciata inizialmente nel 2020, mentre il modello più avanzato PS5 Pro è effettivamente arrivata sul mercato solo quest'anno, ovvero 4 anni più avanti (la trovate su Amazon).
Se uniamo queste dichiarazioni alla già annunciata partnership con AMD, Mark Cerny sembrerebbe aver indirettamente confermato che potremmo aspettarci PS6 già nel corso del 2028, 4 anni dopo l'uscita di PS5 Pro.
La redazione di IGN USA ha provato a chiedere conferma al papà di PS5 proprio su questo punto, sentendosi però rispondere che al momento non c'è alcuna intenzione di parlare di PS6.
Una finestra di lancio che potrebbe non sorprendere più di tanto gli addetti ai lavori: già Microsoft aveva ammesso, nel corso della celebre causa legale contro la FTC, di non aspettarsi un lancio di PS6 prima del 2027.
Queste programmazioni non possono che lasciarci con un interrogativo: se PS5 Pro è riuscita a spingersi sugli 800 euro di spesa, e senza neanche includere un lettore ottico, quanto arriverà davvero a costare PS6?
Difficile dirlo con certezza, ma è probabile che le cifre diventeranno semplicemente assurde. E la colpa sarà soltanto di chi ha premiato queste strategie di mercato.