Gli utenti che desideravano personalizzare la propria console PS5 avevano ricevuto un brutto colpo nelle ultime ore, dopo che Sony aveva deciso di fare causa a Dbrand, azienda produttrice delle Darkplate, ovvero scocche nere intercambiabili.
L'azienda è infatti specializzata nella produzione di skin personalizzabili per smartphone e console, realizzando anche cover su Nintendo Switch, ed aveva deciso di mettere alla prova gli avvocati di Sony con la vendita delle scocche di colore nero per la console next-gen.
Dbrand aveva infatti provocato i legali dell'azienda, chiedendo loro di «fargli causa»: Sony ha risposto affermativamente alla richiesta senza fare troppi complimenti, portando alla chiusura definitiva delle Darkplates.
Addirittura, l'azienda aveva giustificato la propria decisione citando CD Projekt e il caso Cyberpunk 2077, dimostrando dunque di voler ignorare del tutto le richieste di Sony.
Sony infatti contestava il fatto che fosse stato replicato fedelmente il design delle scocche originali di PS5, che essendo stato brevettato non poteva essere utilizzato senza averne ottenuto la licenza.
Dbrand ha dunque voluto rispondere agli avvocati di Sony, come riportato da The Verge: nonostante fino a pochi giorni fa si fossero lamentati pubblicamente in una maniera decisamente poco professionale, adesso l'azienda ha svelato un nuovo design per le Darkplate, rimettendole dunque in vendita.
Questa volta, le nuove scocche presentano un design più arrotondato e morbido, oltre a includere delle prese d'aria proprio vicino alle ventole delle console: sono inoltre disponibili nelle colorazioni bianco, nero e grigio.
La colorazione grigia è volutamente chiamata con stile retro, lanciando ancora una volta una provocazione sottolineando che ricorda «una certa console che non nomineremo», adatta «per chi è nostalgico della vecchia Sony», riaccendendo nuovamente la polemica.
Nel loro post su Reddit, dove sottolineerebbero di aver fatto «scacco matto» agli avvocati, hanno inoltre preventivamente risposto alla domanda più ovvia, ovvero se Sony avrebbe denunciato nuovamente l'azienda.
«La risposta? Probabilmente sì. La differenza è che questa volta abbiamo creato un design originale, per il quale non hanno alcuna base per affermare una violazione [del copyright].Se vogliono provarci, devono essere pronti a pagare le nostre spese legali».
Dbrand sembra dunque aver deciso di mantenere la propria linea aggressiva nei confronti del team legale della casa di PlayStation, nonostante questa strategia abbia già dimostrato di non portare buoni frutti.
Non resta dunque che aspettare di vedere se Sony coglierà di nuovo la provocazione di Dbrand, o se deciderà questa volta, per quanto improbabile, di chiudere un occhio.
Va comunque detto che la prima edizione delle Darkplate si era rivelata un successo, ottenendo il tutto esaurito nel giro di poche ore: sicuramente la vicenda ha dimostrato che c'è una domanda molto elevata per nuove colorazioni.
Anche un'altra azienda aveva deciso di tutelarsi dopo che Sony aveva avviato una causa, decidendo di brevettare il loro nuovo design: è possibile dunque che anche Dbrand possa decidere di fare altrettanto per tutelarsi ulteriormente.
In ogni caso, vista la situazione molto incerta a livello legale per la vendita di questi prodotti, molti utenti hanno deciso di tentare a riprodurre da soli le nuove scocche colorate.
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