Con i dettagli forniti questa settimana, abbiamo finalmente scoperto come funzionerà la retrocompatibilità su PS5, sia per quanto riguarda i giochi che per gli accessori provenienti da PlayStation 4.
Mentre non ci sono notizie esaltanti per le altre piattaforme delle precedenti generazioni, la buona nuova è che soltanto 10 giochi dell'era PS4 non saranno supportati al lancio della console next-gen.
Inoltre, è stata presentata una speciale modalità chiamata Game Boost che, se applicata dai singoli sviluppatori, permetterà loro di sfruttare la potenza aggiuntiva garantita dall'hardware di PlayStation 5 per ottenere dei miglioramenti sensibili delle prestazioni. Ma come funzionerà, e quali saranno queti miglioramenti?
Nel post di presentazione della modalità su PlayStation Blog, viene premesso che «i titoli per PS4 saranno ancora migliori su PS5».
«Alcuni titoli per PS4 usufruiranno di velocità di caricamento ancora più elevate sulla console PS5 e sfrutteranno inoltre il Game Boost, con frame rate migliorati o più stabili. Alcuni titoli con frame rate sbloccati o risoluzione dinamica fino a 4K potrebbero offrire una fedeltà superiore».
Sony ha precisato anche che i giochi per PS4 potranno sfruttare alcune delle funzionalità dell'esperienza utente di PS5, rese possibili dall'interfaccia ancora da presentare, e che ulteriori dettagli su questo argomento arriveranno più avanti.
Mentre PlayStation 5 permetterà di giocare i titoli retrocompatibili in streaming attraverso Remote Play e PlayStation Now, questi non godranno della modalità Game Boost neanche se supportata dallo sviluppatore.
Al momento, soltanto una software house ha annunciato l'adesione al Game Boost, ed è Sucker Punch con Ghost of Tsushima.
Il frame rate dell'action adventure a mondo aperto passerà dagli attuali 30fps (anche nella modalità Performance di PS4 Pro) ad una soluzione sbloccata fino ad un massimo di 60fps e caricamenti ancora più veloci.
La lista dovrebbe allungarsi a ridosso del lancio ma non è da escludere che, come successo su PS4 Pro, tali miglioramenti arrivino per ciascun gioco senza grosse fanfare.
Intanto, qualcuno già sogna un Bloodborne a 60fps, un traguardo che, specie alla luce di quanto fatto col remake di Demon's Souls, sembrerebbe davvero a portata di mano.
Fin dal primo accenno al Game Boost si era parlato di Final Fantasy XV e altri due soulslike come papabili per miglioramenti sensibili del frame rate.
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