Sony potrebbe presto dover fare i conti con una nuova causa in tribunale per colpa delle politiche di PlayStation Store, su cui un'associazione di consumatori dei Paesi Bassi vuole vedere chiaro.
A differenza di quanto accade su altre piattaforme e altri store, l'unico modo per acquistare videogiochi digitali sulle console PlayStation è quello di farlo direttamente su PS Store, che di conseguenza non subirebbe alcun tipo di concorrenza per i prezzi.
Come riportato da MP1st, l'associazione Massaschade & Consument ha deciso quindi di denunciare Sony per queste pratiche, sottolineando che il suo presunto abuso di posizione dominante sul mercato avrebbe permesso «prezzi artificialmente alti».
La ricerca dell'associazione sosterrebbe che addirittura il 47% dei videogiochi digitali venduti su PlayStation Store avrebbe prezzi più elevati rispetto alle controparti fisiche, nonostante i costi di distribuzione e produzione siano tecnicamente ridotti.
Effettivamente capita spesso anche sul mercato italiano di trovare videogiochi PS5 fisici a prezzi minori rispetto a quelli proposti in via digitale (basta dare un'occhiata alle offerte sul GOTY 2024 su Amazon, tanto per fare un esempio), ma chi possiede una console senza lettore ottico non ha altra scelta se non affidarsi alle offerte di PS Store.
La causa legale fa riferimento proprio all'impossibilità di acquistare key digitali da altri store online, bloccando di fatto la concorrenza e portando alle accuse di monopolio sul mercato.
Se la causa dovesse convincere i giudici, Sony potrebbe essere costretta a rivedere le sue politiche e "sbloccare" la possibilità di vendere i codici per i videogiochi digitali anche per vie esterne, come già accade sulle console rivali e su PC.
Tuttavia, devo sottolineare che si tratta di una battaglia in salita: già qualche anno fa Sony aveva vinto una causa legale molto simile, anche se stanno affrontando nuove battaglie legali sul tema nel Regno Unito, dove i procedimenti sono ancora in corso.
Per quanto riguarda la nuova causa nei Paesi Bassi, la prima udienza dovrebbe arrivare verso la fine dell'anno: vi terremo ovviamente aggiornati, dato che potrebbe portare a grandi conseguenze per il mercato digitale.
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