Pokémon GO, Niantic accusata per discriminazioni di genere

Niantic è stata travolta da alcune denunce che riportano comportamenti disdicevoli sul luogo di lavoro, ai danni dello staff femminile.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Ancora una volta ci tocca raccontare di report relativi a comportamenti discriminatori nel mondo dei videogiochi, stavolta relativi a Niantic, sviluppatori di Pokémon GO.

L'applicazione dei record, che è diventata così importante da aver avuto anche un suo set di carte dedicato che trovate su Amazon, è stato anche un fenomeno culturale importantissimo.

Anche se, in questo periodo, Niantic si è unita all'altrettanto esteso frangente di aziende che sono ricorse a licenziamenti di massa, con dei numeri molto importanti.

E l'azienda rientra purtroppo anche in quel mondo di realtà che hanno dovuto affrontare accuse per comportamenti discriminatori sul luogo di lavoro, come riporta Games Industry.

Un ex-membro di Niantic ha intentato una causa contro di essa per quello che viene definito un sessismo sistemico all'interno dell'azienda.

La causa definisce il team di sviluppo come un "boys club", espressione gergale per definire un gruppo di persone che tengono atteggiamente genericamente maschilisti e denigratori verso le colleghe donne. Viene citato anche un atteggiamento razzista nei confronti delle donne di colore.

Tra le accuse viene dichiarato che una dipendente donna veniva pagata meno di un collega uomo, pur avendo un ruolo di livello superiore e maggiori responsabilità. La dipendente ha appreso di essere stata pagata meno di $10mila del minimo del suo ruolo.

Un comportamento che è illegale, visto che una legge dello scorso gennaio obbliga le aziende californiane con più di 15 dipendenti ad elencare le fasce retributive per i ruoli all'interno degli annunci di lavoro.

Secondo il racconto dell'accusa, la donna si è ritrovata di fronte all'ostilità di Niantic quando ha presentato questo problema di fronte ai responsabili delle risorse umani dedicati ai pari diritti dell'azienda.

La situazione è ovviamente spinosa anche perché Wolfpack, il gruppo di risorse per le donne dell'azienda, ha riportato in un recente sondaggio che molte dipendenti vedevano Niantic come un posto con "una cultura del lavoro sessista che svantaggia le dipendenti donne".

Mentre Niantic non ha ancora commentato la vicenda, questo è sfortunatamente solo l'ultimo caso di una lunga serie di accuse di discriminazioni che ha coinvolto nomi del calibro di Sony, Riot Games e Ubisoft tra gli altri.

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