Pensandoci, Pokémon Giallo è effettivamente una di quelle "director's cut" o "remastered plus" che oggi siamo ben abituati a vedere, e fece il suo debutto il 12 settembre 1998.
Il videogioco che fece da supporto alla serie animata con protagonista Pikachu, il topastro elettrico più famoso di sempre anche su Amazon, è indubbiamente una parte importantissima del successo del franchise anche su Game Boy.
Un'epoca videoludica che i giocatori hanno potuto rivivere grazie a Nintendo Switch Online, nel cui catalogo sono arrivati proprio i videogiochi di quella generazione.
E oggi è tempo di tornarci perché esattamente 25 anni fa il titolo uscì su Game Boy in Giappone.
Nato effettivamente come una versione rivista e corretta di Blu e Rosso (e Verde in madre patria), Pokémon Giallo rievocava il concetto della serie animata con Pikachu che seguiva l'allenatore invece di essere una creatura collezionabile come tante.
Oltre a poter interagire con Pikachu in vari modi, tanto da poter capire anche il suo stato d'animo di tanto in tanto e poterci "parlare", in Pokémon Giallo non si sceglievano ovviamente gli iconici tre starter originali ma Squirtle, Bulbasaur e Charmander venivano ottenuti durante il corso dell'avventura.
Pokémon Yellow Version: Special Pikachu Edition, per usare il nome completo del gioco, arrivò in Europa ben 2 anni dopo, ovvero il 16 giugno 2000 nel pieno della Pokémon-mania europea (e quindi anche italiana) dando il colpo di grazia agli appassionati che in quel momento avevano anche un videogioco identico alla serie animata che stava spopolando.
Il titolo è stato anche la base per la creazione della formula di gioco del ben più recente Pokémon Let's Go, uscito su Nintendo Switch, che ha rievocato quell'esperienza nostalgica per un pubblico moderno. Una serie apprezzata che, almeno per ora, potrebbe non continuare.
Ma dopo questo sguardo al passato, e alla nostra vecchiaia, cosa c'è nel futuro di Pokémon? Abbiamo provato a parlarne in un nostro SpazioGames Originals.